martedì 25 dicembre 2007
Mormone: referendum su Marina di Stabia
Castellammare di Stabia - «Lasciamo che siano gli stabiesi a decidere il futuro di Marina di Stabia attraverso un referendum cittadino». A poche ore dall’ondata di polemiche che ha travolto l’amministrazione stabiese guidata dal sindaco Salvatore Vozza, provocata dalla delibera per la variazione dei lavori a terra a Marina di Stabia, gli assessori in quota Pd e in dissenso col primo cittadino lanciano una nuova proposta. «Sarebbe un errore imperdonabile – spiega Annapaola Mormone, delegata di giunta al bilancio –, sia sciogliere il Consiglio comunale, sia permettere che questa scelta risulti il frutto di una mediazione di tipo politico. Occorre lasciar decidere ai cittadini. È necessario che siano gli stabiesi a esprimersi sul futuro. Vozza commette un grave errore a mettersi al centro». Il sindaco, dal canto suo, ha più volte ribadito di aver gestito la vicenda nel segno della massima apertura al confronto e ha chiesto chiarezza sulle reali intenzioni del Pd. E ieri dirigenti cittadini del Partito democratico, ribadendo che la loro volontà non è far concludere il mandato di Vozza prima della scadenza, avanzano una proposta di coinvolgimento degli stabiesi nelle scelte fondamentali per lo sviluppo del territorio. «A tale scopo – aggiunge – chiediamo di convocare un referendum consultivo, nel rispetto dei termini di Statuto comunale, con tanto di seggi ufficiali aperti. In questo modo intendiamo lasciar decidere ai cittadini concretamente sulle scelte». Una discussione nel merito delle questioni, dunque, circa la contrarietà di parte del Pd a realizzare nell’ambito di Marina di Stabia migliaia di metri quadrati di superfici commerciali non previsti nel progetto originario. «Noi siamo contrari a questa vera e propria speculazione lungo il litorale stabiese – spiegano dalla segreteria cittadina del Pd –, che si vuol favorire ad esclusivo vantaggio di poteri forti che non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo della città e dei suoi interessi e dello stesso porto. Purtroppo non è vero che nella delibera votata la scorsa mattina sono state eliminate le enormi superfici commerciali, altrimenti gli assessori del Pd non avrebbero avuto problemi a votarla. Lo scontro in atto ormai riguarda tutti i cittadini stabiesi e, quando una coalizione si trova in un simile stallo, è a loro che bisogna chiedere di pronunciarsi». Sintetica, invece, è la replica del coordinamento cittadino del Pd alle critiche del segretario provinciale del Prc, Andrea Di Martino. «Di Martino farebbe meglio ad attenersi al merito – scrivono in un documento – piuttosto che stucchevolmente e contro la città difendere le scelte di un sindaco che, nei fatti, è del suo partito». Accuse di scarsa trasparenza e mancanza di apertura alla partecipazione arrivano, invece, dai banchi dell’opposizione consiliare. «Da mesi la maggioranza si sta spaccando su degli atti – spiega Fabiola Toricco, consigliere del movimento CittàLibera – di cui nessuno ha ancora letto il contenuto. L’unica cosa concreta è il blocco della vita amministrativa, la cattiva gestione degli affari quotidiani, che ogni giorno rimarcano il fallimento di questa coalizione». (Ciro Saccardi il Mattino)
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