mercoledì 19 marzo 2008
Codice Rutelli
Facile dire che non inanella colpi di scena come l’ipercitato Codice da Vinci, ciononostante con l’ok definitivo arrivato oggi in consiglio dei ministri, si avvia a diventare legge la riforma del codice dei beni culturali e del Paesaggio voluta dal ministro Francesco Rutelli. Il nuovo Codice Rutelli (che diventerà legge dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) prevede novità sia in campo di beni culturali sia soprattutto in tema di paesaggio. Grazie alle nuove regole, per esempio, i beni culturali non saranno più assimilabili a “merci” e un maggiore coordinamento tra le diverse disposizioni comunitarie e accordi assicurerà una più forte tutela sulla loro circolazione internazionale. Viene confermata la disciplina Unesco contro l’illecita esportazione. Ci sono norme per la salvaguardia del patrimonio immobiliare pubblico nell’ipotesi di dismissione o uso per valorizzazione economica. Per il paesaggio arriva una nuova definizione, in base ad una recente sentenza della Corte costituzionale, che gli attribuisce un valore “primario e assoluto” che lo Stato deve tutelare. Per i territori vincolati (in Italia il 50%) c’è copianificazione Stato-regioni e più potere alle soprintendenze. Una commissione tecnica assisterà i comuni con 15 milioni di euro l’anno per le demolizioni di ecomostri e abusivismi.
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