martedì 14 aprile 2009

Pro o contro?

Pro o contro Santoro. Pro o contro la puntata di Annozero. «La tv pubblica non può comportarsi in questo modo», ha detto Berlusconi nella tendopoli di Monticchio. La trasmissione non è piaciuta neppure al presidente della Camera Gianfranco Fini che la definisce, poco prima del premier, «indecente» e «l'unica cosa stonata in questa tragedia». Enzo Carra, deputato del Pd e membro della commissione di vigilanza Rai, critica duramente. "Se ci fossero stati errori e inadempienze - afferma Carra - lo avrebbero saputo denunciare. Sui ritardi in Irpinia cadde un governo e poi un'intera classe dirigente. Abbiamo visto tante volte i politici contestati e fischiati, anche a cerimonie funebri. Invece stavolta tutti quelli che sono andati lì, da Berlusconi a Franceschini, sono stati accolti e non aggrediti. Ci sarà un motivo, no?" Emma Bonino, invece, durante un'intervista a Radio radicale dice. «Io non sono una grande estimatrice di quel modo di fare informazione, ma non ho capito cosa si contesta: è questione di tono? La libertà di espressione ha un limite solo, quella della menzogna. Se si contesta che siano state dette falsità, c'è la magistratura; se si contesta lo sciacallaggio sulle emozioni, mi sembra un tema decisamente vago. E poi il punto è un altro: i partiti, gli stessi autori che non hanno consentito il funzionamento della Commissione di vigilanza, che l'hanno bloccato per mesi nonostante impegni inderogabili, che ancora non hanno predisposto le regole sulla par condicio, niente tribune, niente accessi, niente controllo, e poi alla fine scoppia un caso Santoro. Lo ripeto: o in quella trasmissione sono state dette falsità o calunnie, oppure chiedo da che pulpito viene la predica. La Vigilanza ha degli obblighi che ha disatteso per interventi partitocratici, partitici, chiamateli come volete. Oggi la stessa Vigilanza trova come caso espiatorio Santoro, che magari, non lo so, se lo merita pure, ma non mi sembra questo il tema». Chi difende, invece, a spada tratta il conduttore di Annozero è Antonio Di Pietro. "Le intimidazioni avvengono nei confronti di quelle persone che cercano di restare indipendenti e di non cedere alle loro consuete pressioni e minacce - si legge sul blog del leader dell'Idv - l'unica indecenza rispetto alla trasmissione è la pretesa di Berlusconi e Fini di poter pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste. E, così, far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino". Pur ammettendo che è "difficile prevedere un terremoto", Di Pietro punta ugualmente il dito contro il governo dal momento che "le scosse si succedevano ormai da alcuni mesi". Parla di "incuria", "cattiva costruzione" e "pessima manutenzione". Palazzi costruiti decenni fa. Uffici ed edifici pubblici edificati in passato. Per Di Pietro la colpa è -sempre e comunque - del governo Berlusconi, reo (si legge sempre sul sito) di non aver stanziato fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e per la protezione civile. Infine l'accusa: "Pretendere di mettere il bavaglio ad un giornalismo che approfondisce la verità dei fatti è da criminali".

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