Vico Equense - Procedere in tempi brevi a una mappatura di tutti gli scarichi lungo il litorale per allestire una rete di controlli che consenta di individuare con rapidità le possibili fonti di inquinamento. Questa la proposta di Marevivo alle amministrazioni della Costiera in seguito all’ultimo allarme ambientale. Dunque, mentre la procura della repubblica di Torre Annunziata indaga e la Gori, la società che gestisce il ciclo delle acque in Costiera, è impegnata a individuare delle possibili cause, sulla vicenda dello sversamento di liquami fognari nel mare della Costiera scendono in campo le associazioni ambientaliste e gli operatori turistici. «Ci siamo fatti promotori di un Patto per il golfo di Napoli che deve vedere impegnati in prima linea amministratori e operatori balneari che si confronteranno con gli esperti per organizzare un efficiente sistema di controllo e monitoraggio permanente sulle cause di inquinamento del mare», spiega Giorgia de Gennaro, segretario Marevivo di Vico Equense. È innegabile infatti, che quanto verificatosi nei giorni scorsi non è il primo caso di scarico di liquami nel mare della costiera. «La cosa più incredibile è che quello che è accaduto nell’ultimo fine settimana, nonostante sia una cosa grave e inaudita, si ripete spesso e con le stesse identiche modalità, al punto da essere considerata dagli abitanti del posto un’eventualità possibile e quasi inevitabile. Alla magistratura va la richiesta di continuare a indagare sugli impianti e scarichi fuorilegge presenti nella turistica Costiera, per scoprire i colpevoli di un disastro ambientale di una portata non più tollerabile», dicono gli ambientalisti del Wwf. Scarichi di lavorazioni industriali, liquami di origine animale o addirittura fogne urbane, il risultato è sempre lo stesso e anno dopo anno compromette lo stato di salute del mare di Sorrento e l’economia turistica. «Nell’estate scorsa la situazione è leggermente migliorata, ma vi sono state comunque segnalazioni giunte da cittadini e da turisti che si sono lamentati della qualità delle acque in alcuni tratti di mare», dice Giorgio Scarselli che lo storico Bikini. (Francesco Aiello il Mattino)
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