Vico Equense - Tra raccolte di firme per dire no alle antenne telefoniche e l’organizzazione da parte del Comune di un seminario informativo sull’elettromagnetismo, tiene sempre banco la vicenda dell’installazione delle nuove quattro antenne da impiantare in vari punti del territorio cittadino. Sono giunte a mille e 200 le firme raccolte negli ultimi weekend nel centro urbano dal Circolo Vas (Verdi Ambiente e Società) e dal Comitato Cittadini per Vico contro la proposta di installazione di amplificatori di segnale, le antenne di telefonia mobile in quattro diversi punti del territorio comunale tra cui lo storico Municipio di corso Filangieri. Gli organizzatori della protesta chiedono l’annullamento delle delibere di giunta approvate a dicembre e contano di raggiungere tra poco le millecinquecento firme di adesione al loro documento, traguardo che sembra ormai prossimo. «I cittadini stanno dimostrando grande sensibilità partecipativa – dicono gli organizzatori della mobilitazione popolare – verso un problema che travalica dispute politiche ma che rappresenta una autentica battaglia di civiltà». Intanto, sulla vicenda il servizio territorio del Comune ha organizzato per domani alle 18 un convegno al castello Giusso sul tema «L’elettromagnetismo: informazione, monitoraggio e pianificazione». Interverranno Settimio Grimaldi del Cnr di Roma, il professor Carmine Lubritto della Sun di Napoli, l’architetto Graziana Santamaria, l’onorevole Grazia Francescato. Modererà Marina Fumo dell’università Federico II di Napoli. Sui motivi che hanno indotto l’amministrazione a organizzare il momento di confronto il sindaco Gennaro Cinque chiarisce che «con l’ausilio di esperti e di politici impegnati sul fronte ambientale sarà analizzato il problema dell’elettromagnetismo che abbiamo studiato con esperti in maniera preventiva prima di adottare le delibere contestate. Il nostro scopo è quello di ridurre con i nuovi impianti posizionati a griglia l’attuale livello di inquinamento, migliorando altresì la copertura di segnale telefonico sul nostro territorio». (Fonte: Umberto Celentano da il Mattino)
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