martedì 14 febbraio 2012
Frazioni isolate in Costiera
Sorrento - Neve a bassa quota e penisola sorrentina interamente coperta da una coltre bianca. Questa la fotografia di Sorrento e dintorni dopo la bufera di neve che dalle 22 di domenica e fino all’alba di ieri si è abbattuta sull’intero comprensorio ricoprendo montagne e colline e lasciando sulle strade spessori di neve alti fino a 15 centimetri con la polizia municipale che in alcune zone, soprattutto a Piano di Sorrento, ha dovuto transennare incroci e svincoli resi impraticabili dalle lastre di ghiaccio. Lo spettacolo migliore lo ha offerto la statale 145 sorrentina attraversando la Meta-Amalfi e la statale 163 amalfitana che collega la costiera sorrentina con Positano. La lunghissima arteria proverbialmente baciata dal sole è divenuta dopo ore di nevicata una interminabile pista ghiacciata con cumuli nevosi ai lati alti fino ad un metro. Pupazzi di neve hanno campeggiato con la loro singolare immagine sotto i cartelli direzionali che indicano mete estive, solari, turistiche, come Sorrento, Positano, Amalfi, agriturismo, strutture alberghiere ed altro mentre i campanili delle antiche chiese della costiera erano tutti ammantati di una coltre candida. Protezione civile, pale meccaniche e volontari ancora nel pomeriggio di ieri sono rimasti impegnati a spalare quintali di neve che impedivano il transito sicuro in direzione Colli di San Pietro e Colli di Fontanelle, le zone più colpite dalla tormenta di neve che nella nottata tra domenica e lunedì si è abbattuta sulla costiera sorrentina. Analoga situazione per la zona alta di Sant’Agata sui due Golfi dove intere famiglie sono rimaste bloccate in casa in seguito alla eccezionale nevicata con i Comuni costieri che hanno ordinato la chiusura delle scuole come misura precauzionale. La neve ha raggiunto anche la spettacolare baia di Nerano a Marina del Cantone, nel cuore della riserva marina protetta di Punta Campanella, con un tappeto bianco che a quota zero aveva ricoperto anche la spiaggia. Tortuosa invece la situazione a Vico Equense dove molte frazioni collinari sono rimaste praticamente isolate e con la zona di Moiano alle pendici del Monte Faito seppellita sotto metri di neve. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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