Si terrà domenica 26 febbraio lo spettacolo “Un nemico del popolo”, regia di Armando Pugliese
Castellammare di Stabia - “E’ una storia che ha molti elementi in comune con Castellammare di Stabia; è questo, infatti, uno dei motivi per cui mi fa molto piacere venire al teatro Supercinema e proporre lo spettacolo al pubblico stabiese”. Con queste parole il regista Armando Pugliese descrive il suo entusiasmo nel portare lo spettacolo “Un nemico del popolo” a Castellammare. L’appuntamento è per domenica 26 febbraio alle 21, nell’ambito della Stagione di prosa 2011-2012 del Supercinema, diretta dall’attore Lello Radice. Sul palcoscenico salirà Gianmarco Tognazzi per vestire i panni del dottor Stockmann, protagonista di una delle più belle opere scritte da Henrik Ibsen. Questo personaggio scopre che le terme pubbliche, fiore all'occhiello della cittadina e apportatrici di innumerevoli villeggianti, sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. Intenzionato a fare un pubblico appello per denunciare la cosa e far porre rimedio a questo problema, si trova davanti a qualche ostacolo. Da una parte c’è suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme e dall'altra i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i potenti della città. Tutti si oppongono alla pubblicazione della relazione del dottore e gli impongono di tacere. I suoi appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori si rivelano una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E' in questo scenario che il dottore compie l'unica scelta possibile per lui: si accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza. Decide di istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile di quella attuale. Gianmarco Tognazzi, con altri otto interpreti tra cui Bruno Armando e con la regia di Armando Pugliese, affronta questo testo con la consueta leggerezza e modernità espressiva. L’adattamento di Edoardo Erba, tra i più grandi scrittori italiani e ormai consolidato collaboratore delle messe in scena dei testi scelti da Tognazzi, riconduce ai giorni nostri la pièce che mostra di essere attualissima, nonostante sia stata scritta nel secolo scorso, e di trasmettere un chiaro e profondo messaggio: la conoscenza e il sapere sono lo strumento per costruire un futuro migliore. (Fonte: Ienia De Rosa Agenzia di Comunicazione Semioticando)
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