Vico Equense - Bruce Springsteen è un affezionato della Campania e non perde occasione per trascorrerci del tempo. Questa volta ad attenderlo sul suo yacht in Costiera amalfitana c'era l’amico Steven Spielberg. Solo due anni fa "The Boss" ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Vico Equense, benché il re del rock non abbia mai mostrato particolare interesse per la Città di cui era originario il nonno materno. Grazie alla tenacia di Paola Jappelli e Gianni Scognamiglio dell’Associazione Pink CadillacMusic, “The Boss” è stato raggiunto al celebre ristorante Lo Scoglio nella baia di Nerano a Massa Lubrense, dove gli sono state consegnate le targhe che la Città di Vico Equense gli aveva preparato per il suo titolo di cittadino onorario. “Siamo onorati di annoverare tra i nostri concittadini un’eccellenza della musica mondiale. – commenta il Sindaco Benedetto Migliaccio – Risalire alla sorgente della sua vita e della sua famiglia sarebbe per Springsteen un bagno di creatività e un modo per completare il suo percorso umano e artistico. Lo aspettiamo a braccia aperte”. La scoperta delle origini di Bruce Springsteen, dunque, si deve all’Associazione Pink CadillacMusic e all’indagine portata avanti dallo storico vicano Mario Verde. I lunghi studi e le ricerche condotte hanno portato alla scoperta che il nonno materno di Bruce, Antonio Zerilli, avesse origini vicane. Proveniva, infatti, da una famiglia vissuta in questa città per oltre quarant’anni. Dalla ricostruzione dei fatti si apprende che era un avvocato, si sposò ed ebbe tre figlie: Dora, Ida e, la più giovane, Adele Ann che sposò Douglas Frederick Springsteen, morto nel 1998.
Dal loro matrimonio nacquero tre bambini: Bruce (23 settembre 1949), Virginia (”Ginny” 1950) e Pamela (1962)». Dopo avergli consegnato a Helsinki la lettera nella quale gli venivano donate le Chiavi della Città, speravamo che il concerto a Napoli del maggio 2013 potesse essere l’occasione per farlo venire a Vico Equense. Non fu possibile, per motivi di tempo e di organizzazione. Bruce, però, salì sul palco in Piazza Plebiscito con una gigantografia del vecchio “Gran Caffé Zerilli”, appartenuto alla sua famiglia; alla dedica in napoletano “vulesse dedica ’sta canzone agli amici di Vico Equense, la mia città italiana” su una memorabile My Hometown, ci regalò uno dei momenti più suggestivi di quel concerto.
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