Meta - Tari, diktat del Comune: «Riscuotere 1,8 milioni» Un milione e 665mila euro. A cui ne devono essere aggiunti altri 83mila di addizionale provinciale. Il tutto, per un somma che sfiora un milione e 800mila euro. E' quanto incasserà il Comune di Meta entro la fine dell'anno dalla Tari, l'imposta municipale sui rifiuti che il sindaco Giuseppe Tito ha già promesso più volte di voler rivedere al ribasso fatte salve ovviamente le esigenze di bilancio. Le riduzioni rappresentano una materia delicata, ma il primo cittadino è convinto di poter centrare l'obiettivo stanando i "furbetti" che evadono la tariffa e imponendo pure un altro giro di vite sugli incivili che sversano fuori orario grazie a una stretta collaborazione tra il comando di polizia municipale e l'impresa titolare del servizio di nettezza urbana, Sarim (che si occupa della raccolta anche nella vicina Vico Equense grazie a un appalto "convenzionato" con Meta). Qui fioccano multe salate, più o meno come le cartelle spedite alle 3.419 famiglie e attività che, in media, devono pagare oltre 500 euro ciascuna per chiudere i conti con l'imposta della spazzatura. Il Comune, oltre ad approvare il ruolo dell'imposta, ha anche fissato le scadenze per pagare. Quattro tranche previste (con scadenza 15 settembre, 15 ottobre, 15 novembre e 15 dicembre). Ma chi vorrà potrà anche saldare i conti in un'unica soluzione. Si tratta di un'opportunità prevista entro il prossimo 15 settembre. L'intera operazione ha ottenuto il via libera del ragioniere capo dell'ente, Luigi Russo, con la riscossione affidata (come già avviene a Sorrento) alla società esterna Andreani tributi. (Fonte: Metropolis)
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