Le analisi L'allarme dopo gli ultimi prelievi. Meta la più a rischio. Stop ai bagni fuori stagione
Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino
Meta - L'estate e la stagione balneare sono ormai finite, non così l'emergenza legata all'inquinamento marino m penisola sorrentina. A dimostrarlo sono gli ultimi dati diffusi dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpac) sul livello di batteri fecali nelle acque di Meta. I numeri dimostrano l'ennesimo boom di enterococchi intestìnali e di escherichia coli al largo della spiaggia del Purgatorio. Ecco perché il sindaco Giuseppe Tito ha firmato un nuovo divieto di balneazione per questo tratto di costa: si tratta della seconda ordinanza anti-tuffi dall'inizio di giugno. Cinque i prelievi di acqua effettuati dai tecnici dell'Arpac tra le 12.10 e le 12.27 dello scorso 24 settembre. E tutti i test condotti sui cinque campioni hanno nuovamente rivelato livelli esorbitanti di batteri, ben al di sopra dei limiti fissati dalla legge. Non solo: il primo dei cinque test ha riscontrato la presenza in acqua anche di rifiuti solidi. Come si spiega questo nuovo boom di batteri fecali? Le piogge della scorsa settimana hanno trascinato a mare il contenuto dei pozzi neri e l'immondizia accumulati nel vallone che termina proprio in prossimità della spiaggia del Purgatorio.
Gli acquazzoni, inoltre, hanno riproposto un problema di non poco conto: gli allacci impropri dei tubi dell'acqua piovana sulle fogne, già di per sé insufficienti. In concomitanza di forte maltempo, infatti, l'acqua piovana affluisce in grande quantità nelle condotte fognarie e le manda in sovraccarico; per evitare che queste si rompano, viene azionato il sistema del «troppo pieno» e m mare viene «sputata» acqua piovana mista a liquami fognari. È quello che è avvenuto a Ferragosto non solo a Meta, ma anche sulle spiagge sorrentine di Marina Grande e di Marina Piccola. Gli ultimi dati diffusi dall'Arpac, comunque, promuovono la qualità del mare in tutti i punti di campionamento di Meta e della costiera. A cominciare da quelli dove, ad agosto scorso, i tecnici dell'Agenzia rilevarono livelli-choc di batteri colifecali: Marina di Puolo a Massa Lubrense, Marina Grande e Marina Piccola a Sorrento, il golfo del Pecoriello a Sant'Agnello. Ma perla Grande Onda, il comitato civico nato all'inizio dell'estate per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'emergenza inquinamento, non bisogna abbassare la guardia. «I dati sulla spiaggia del Purgatorio non ci meravigliano. Non potevamo aspettarci numeri diversi dall'Arpac visto che, dopo la grande mobilitazione di agosto, ancora nessun intervento strutturale è stato realizzato - sottolinea la leader del gruppo Laura Cuomo - Bisogna attivare il depuratore di punta Gradelle, separare le fogne bianche da quelle nere e risanare i valloni così come la Regione si è impegnata a fare nell'incontro che abbiamo avuto poche settimane fa. Altrimenti certi problemi si ripeteranno acquazzone dopo acquazzone e stagione dopo stagione». L'emergenza inquinamento sarà al centro dell'audizione in programma domani davanti alla commissione Ambiente della Regione. All'incontro, promosso dal consigliere Flora Beneduce, prenderanno parte i sindaci della penisola sorrentina, gli attivisti della Grande Onda e gli ambientalisti del Wwf. Con loro si confronteranno l'assessore regionale Fulvio Bonavitacola insieme al commissario dell'Ambito territoriale ottimale 3 e ai vertici di Gori, la società che gestisce le sorse idriche in penisola sorrentina. Sul tavolo, ancora una volta le possibili soluzioni alla piaga dell'inquinamento marino.
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