venerdì 4 novembre 2016

Legalizzazione dell' intervento in località Bikini

Località Bikini
di Benedetto Migliaccio, ex Sindaco di Vico Equense 

Vico Equense - Devo intervenire perché ho visto riproporre all’ approvazione del Consiglio Comunale proposte deliberative già fermamente respinte dalla scorsa Amministrazione e ritenute eticamente contrarie alla linea di valorizzazione del paesaggio e del territorio di Vico Equense. Non sono contrario ad un uso “intelligente e limitato” delle demolizioni, ma nemmeno si possono legittimare tutte le opere abusive; occorre un uso morale nel governo del territorio! Alcuni interventi “simbolo” - espressione di una vieta sottocultura e della più callida devastazione dell’ ambiente naturale – devono essere eticamente e fisicamente stroncati! Non si può aggirare la legge (che impone di acquisire i beni per fini demolitori) facendo finta di non avvedersi degli effetti che si producono; “sanarli” (forzando evidentemente la mano al concetto di mancato contrasto con rilevanti interessi paesaggistici e pianificatori) per poi porgere le opere su un piatto d’ argento agli stessi responsabili della devastazione; un premio notevole per un comportamento moralmente e giuridicamente inaccettabile. Nella specie, e senza giri di parole, mi riferisco alla devastazione in sottosuolo di un’ area naturale di delicatissimo equilibrio come quella dello “spacco di Jala”, sovrastante l’ insediamento Bikini, dove un’ incredibile ed immensa opera di escavazione della roccia calcarea è stata per anni callidamente mascherata e portata avanti con investimenti economici fuori da ogni portata per i comuni mortali. A nulla vale che siano in sottosuolo, anzi sono lì proprio i valori di maggiore protezione di quella zona (cavità geologiche e sorgenti)!
 
Una Città che da poco ha restituito dignità urbanistica alla sua politica, demolendo l’ Ecomostro di Alimuri senza esservi costretta da sentenze e provvedimenti di altri Organi, rifiutando la trasformazione in supercondominio dell’ Hotel Cristallo, salvaguardando l’ immagine della sua Cattedrale, non può dare un esempio morale così negativo lasciando intatti gli effetti di una veemente aggressione del suo territorio! Sono certo che l’ attuale amministrazione, che ha sempre detto di voler proseguire nel messaggio lanciato da quella che mi ha visto partecipe, farà un coraggioso dietro front ben riponderando che tali interventi sconfessano in toto una linea politica, morale e culturale, e minano la “presentabilità” della Città.

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