Per lei “essere rifiutati è la peggiore malattia che un essere umano possa provare”
Vico Equense - Madre Teresa di Calcutta, una delle donne più straordinarie e incredibili del secolo scorso. Preghiera e servizio: una vita intera spesa per i lebbrosi, gli orfani, le donne abbandonate, i relitti di un'umanità dolente condannati ad affondare e morire nell'indifferenza generale. Premio Nobel per la Pace nel 1979, è stata proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e Santa da Papa Francesco il 4 settembre 2016. Di lei e del suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà si è parlato, ieri sera, alla libreria Ubik di Vico Equense con Padre Giuseppe De Gennaro, fondatore dell'Università della Preghiera dell'Aquila, che ha avuto l'onore di conoscerla, il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore e il professor Salvatore Ferraro, accademico pontaniano. La suora dei poveri, così è stata definita Madre Teresa. I poveri che per lei erano più importanti dei più ricchi e potenti della Terra che qualche volta ha costretto ad attendere sull’uscio mentre raccoglieva l’ultimo rantolo di vita di un lebbroso dimenticato da tutti. Madre Teresa non era donna da proclami rivoluzionari. Era una donna concreta che si rimboccava le maniche per soccorrere anche chi ormai non aveva nessuna speranza di guarigione ma meritava di morire da persona. Nel mare dei problemi era lei una piccola goccia di sollievo ma senza quella piccola goccia decine, poi migliaia, oggi milioni di persone in tutto il mondo sarebbero condannate a morire senza neanche il conforto di una carezza.
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