Disposta la verifica nel plesso di San Liborio, pronti 6.000 euro. Venne inaugurato un anno fa ma è ancora chiuso. Fari accesi anche su Villa Fondi
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Piano di Sorrento - «Si rende necessario procedere con estrema urgenza alla verifica della struttura». E' un ordine perentorio. Che non può essere discusso ne rinviato. Bisogna concludere già nelle prossime ore i controlli statici nell'asilo nido comunale di via San Liborio. Perché l'incubo terremoto, anche sulla scia emotiva del sisma che ha devastato il centro Italia, non fa dormire sonni tranquilli a nessuno. Ne tantomeno alla giunta che ha deciso di intervenire subito sbloccando circa 6 mila euro. Questi soldi serviranno all'ufficio tecnico diretto dall'ingegnere capo Graziano Maresca per attivarsi. Gli obiettivi sono due. Primo: avere un quadro sulle condizioni in cui versa l'asilo nido che è stato oggetto di lavori di adeguamento degli spazi interni solo qualche mese fa e che è ancora chiuso. Secondo: possedere una relazione che, in caso di necessità di interventi, possa permettere al Comune di Piano di Sorrento di partecipare a un bando regionale e conquistare fondi per la messa in sicurezza.
Era I'11 settembre dell'anno scorso quando la struttura, a interventi conclusi, venne inaugurata con arredi e giochi per i più piccoli. In prima linea i fedelissimi dell'ex sindaco Giovanni Ruggiero tra cui l'attuale assessore alla pubblica istruzione Rossella Russo. «Il progetto esecutivo prevedeva lavori di ristrutturazione e adeguamento presso l'edificio esistente al fine di renderlo idoneo ad ospitare un micronido per bambini da zero a 36 mesi» fece sapere l'amministrazione in un comunicato. Ma adesso, dopo un anno e mezzo, spunta la grana della verifica sismica. L'asilo nido di San Liborio ha una volumetria pari a 2.500 metri cubi. E rappresenta un immobile già "tenuto sotto osservazione" dal Comune. Sì, perché appena due settimane fa, su input dello stesso funzionario Utc Maresca, l'ente ha pubblicato il bando per avviare i controlli anti-sismici su 13 edifici comunali. Tra questi proprio l'asilo nido. Al momento la situazione non è rosea. Sei scuole su nove devono essere adeguate al più presto. Lo stesso vale per altri sette edifici comunali, tra cui l'asilo nido. La lista comincia dalla casa comunale di piazza Cota, realizzata decine d'anni fa. Poi biblioteca comunale di via delle Rose, Villa Fondi, mercato ortofrutticolo, centro polisportivo di via delle Rose e campo di pallacanestro e pallavolo in località Pozzopiano. A seguire scuola secondaria di primo grado Massa, scuola secondaria di primo grado Amalfi, scuola primaria Maresca, scuola dell'infanzia Alice, scuola primaria e dell'infanzia Carlo Colonna-Peter Pan e istituto tecnico nautico Nino Bixio (concesso in comodato d'uso alla Città metropolitana di Napoli). A ciò si aggiunge proprio l'asilo nido. Sono invece fuori dalla lista la scuola primaria dei Colli di San Pietro e la nuova struttura sorta nell'istituto scolastico di Legittimo. Si prospetta un lavoro delicato. Anni fa l'amministrazione aveva già fatto svolgere indagini su scuole e edifici comunali. Ma in un periodo precedente all'entrata in vigore della nuova normativa antisismica, approvata nel 2008 con un decreto ministeriale. Quindi «tale attività non è esaustiva» anche per ché bisogna aggiornare i fretta i dati di vulnerabilità sismica alla legge.
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