Penisola sorrentina - Non solo l’ira delle mamme, che protestano contro la decisione di De Luca di chiudere le scuole da oggi al 30 ottobre, ma anche quella dei mercatari, che si scagliano contro le ordinanze emanate dai sindaci della penisola sorrentina di sospendere i mercati settimanali. Il provvedimento, concordato domenica scorsa al Municipio di Sant'Agnello, rientra tra le misure collaterali atte a limitare assembramenti nei luoghi pubblici. Se le mamme si sono date appuntamento davanti alla sede della Regione Campania, dopo un tam tam cominciato nella tarda serata di ieri, anche chi lavora nei mercati rionali della Costiera, che oggi più di prima vedono messo pesantemente in discussione il loro lavoro, minacciano proteste. A partire dall'ipotesi di bloccare addirittura la Statale Sorrentina 145, entro il fine settimana. “Nel corso delle prossime ore, - scrive Salvatore Dare su Metropolis - stando alle indiscrezioni che filtrano dalle sigle sindacali che seguono gli operatori, potrebbe esserci anche un incontro chiarificatore e probabilmente decisivo. Da una parte proprio i mercatari con una propria delegazione, dall'altra i sindaci. Si tenta di frenare la possibilità di clamorosi sit in che potrebbero non solo procurare polemiche e problemi di ordine pubblico, ma anche creare un'autentica rottura con i Comuni. Qualora - è questa al momento la posizione degli operatori commerciali - non vi fosse la possibilità di proseguire col lavoro e consentire il regolare svolgimento dei mercatini, ci sarà la frattura diplomatica e a quel punto non si escludono azioni "perentorie", tipo la protesta lungo la Statale sorrentina 145.”
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