sabato 24 ottobre 2020

Vico Equense. Sagristani: “Pronto soccorso pediatrico? Non c’è personale"

La minoranza avvia una campagna di reclutamento di medici e personale sanitario 

A Vico Equense, per la chiusura del pronto soccorso molto contestata dai sindaci della penisola sorrentina vista l'ampia area di utenza, è partita una petizione popolare contro la decisione della dirigenza Asl e sono già state raccolte duemila firme. Nell'appello si sottolinea come la chiusura del nosocomio rappresenti un grave stop alle esigenze di prevenzione e tutela sanitaria dell'area, oltre che una minaccia per l'attività dell'ospedale che rischia la chiusura. Così si invita il presidente Vincenzo De Luca a revocare la decisione. Inoltre, i consiglieri comunali di minoranza Rossella Staiano e Ciro Maffucci, hanno fatto partire una campagna di reclutamento di medici e personale sanitario, disposti a lavorare in pronto soccorso per occuparsi di Medicina d'urgenza. "Reputiamo opportuno - scrivono - che si debba potenziare il ruolo del territorio e della Medicina Generale anche per le emergenze minori. Chi voglia aderire scriva a emergenzamedicips@gmail.com". Sulla chiusura dei reparti Pronto Soccorso, Medicina e Chirurgia dell’ospedale De Luca e Rossano oggi su Agorà interviene anche il Sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani. “Sono convinto – spiega Sagristani - che la direzione dell’Asl può rivedere questa disposizione e noi faremo tutto il possibile per far valere le ragioni dei nostri territori. Non stiamo all’ultima spiaggia, l’attenzione dell’opinione pubblica e l’impegno dei sindaci possono smuovere questa situazione.” Sagristani, oltre che amministratore è un pediatra, e lavora nel nosocomio di Vico Equense dove resterà attivo il pronto soccorso di pediatria e ostetricia. “Non riesco a seguire questa lettura della vicenda. – dice Sagristani - Conosco un unico pronto soccorso pediatrico nella città metropolitana ed è quello del “Pausillipon-Santobono” di Napoli. Perché ci sia un pronto soccorso pediatrico è necessario che ci siano un numero adeguato di pediatri esclusivamente preposti al pronto soccorso in uno a personale paramedico specializzato. Al momento, mancano questi presupposti.”

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