Napoli - Clonazione da Tiffany un testo del tutto originale, a tratti sorprendente, che prendendo le mosse dal collaudato meccanismo della commedia comica si spinge a toccare temi innovativi, fantascientifici, di un futuro ora quanto mai immediato, forse addirittura dietro l’angolo. Gustavo Paletta, un uomo comune, di mezza età, vedovo inconsolabile, si fa irretire dalle lusinghe di un venditore di sogni impossibili e cede alla tentazione di un fantascientifico progetto di clonazione umana per poter riabbracciare la moglie tragicamente scomparsa. L’esperimento riesce, ma contemporaneamente si innesca l’insanabile dissidio con la normale realtà quotidiana: come fa ad inserirsi un clone quando è stato già emesso un atto di morte? Come giustificarlo davanti ai parenti e agli amici? E sarà poi all’altezza delle aspettative? Intorno a Paletta, ruotano gli altri personaggi, caratteri vivaci e bizzarri, ognuno con la sua ricetta di vita e il suo piccolo ed esclusivo microcosmo. Una commedia esilarante, ma non solo. Al fondo si percepisce una tematica quanto mai contemporanea e inquietante: il conflitto tra il progresso esasperato, una tecnologia che pervasivamente si insinua sempre più nel nostro quotidiano, fino a sostituire corpi e intelligenze, verso la quale siamo inevitabilmente e forse tragicamente proiettati, e l’elemento umano che, con la sua energia, i suoi sentimenti, spesso si rivela ancor più avanzato e dirompente e che comunque rimane alla fine il perno centrale intorno a cui deve girare il mondo. Spunti di riflessione e colpi di scena ne fanno quindi un testo godibilissimo, intelligente, moderno.
Nessun commento:
Posta un commento