domenica 16 dicembre 2007
Assenteismo
Quello dell'assenteismo è stato considerato da sempre un malanno da estirpare dai luoghi di lavoro. L'assenteista è stato visto in diversi modi, e comunque generalmente come un tipo disonesto, un mangiapane a tradimento. È comprensibile che un ente pubblico non possa permettersi uno spreco come quello causato dai dipendenti assenteisti. Al Comune di Napoli ci sono 13.006 dipendenti, 10 direzioni centrali, 131 servizi (con relativi dirigenti), e poi dipartimenti autonomi e altre suddivisioni. E, come ha scritto il Corriere del Mezzogiorno, nessun direttore del personale. E i risultati di questi «anni di mancata gestione», come ha sottolineato lo stesso assessore al Personale Bruno Terracciano, sono sotto gli occhi di tutti; la maggioranza dei dipendenti non timbra il cartellino, soprattutto perché il cartellino non c'è e nella rete di municipalità e sedi distaccate (dove lavora il 90% dei dipendenti comunali)ci si affida ai vecchi fogli presenze. Sui quali il controllo diventa spesso un fatto teorico. E quando giunge la verifica sono sorprese. Le meraviglie non mancano neanche in provincia. A settembre nel comune di Vico Equense, timbravano i cartellini dei colleghi assenti per farli risultare regolarmente in ufficio. Otto impiegati del Comune, tra i quali due dell’ufficio della polizia municipale e due dell’anagrafe. Deferiti all’autorità giudiziaria per «concorso in falso e truffa aggravata ai danni dello Stato»: i carabinieri di Sorrento, coordinati dal capitano Federico Scarabello, li hanno smascherati nel corso di un blitz anti-assenteismo. Giorni fa stesso rituale al Comune di Meta. Questa volta sono stati beccati due dipendenti.
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