Vico Equense - Mi piace credere che i nuovi Presidenti di Camera e Senato, l'arrivo di Papa Francesco siano davvero segno di tempi nuovi. Dopo un passato segnato da un consumismo omologante, dalla svalutazione di ogni risultato conseguito con sacrificio e di ogni rispetto per la dignità fino alla variopinta mignottocrazia, dopo che l'arricchimento astuto, il fai da te fuori legge o il raggiro della stessa sono diventati il "valoroso" saper fare, dopo che molti dictat (anche della stessa Chiesa) hanno segnato invisibili e tenaci barriere, tra cittadini come tra credenti, è necessario riscoprire i punti di riferimento della democrazia vera, che è solidarietà e libertà. Forse il "postideologico" potrebbe segnare un nuovo radicalismo democratico non qualunquista, ma attento ai bisogni di chi è in difficoltà reale, e pronto a mettere in campo proposte concrete. E' questa la formula dei movimenti civici formati da chi torna a credere che l'apporto di tutti serva al bene comune e che sia anche un modo per superare la vecchia e colpevole partitocrazia dei caminetti e dei circoli chiusi a pochi eletti sempre meno in verità, da cui il nuovo è escluso, perchè non risponde a canoni già previsti, a proclami spesso arrabbiati, a consociativismi mascherati e gelosi di amicizie proficue. Spesso il nuovo viene tacciato di improvvido e politicamente stupido dalla vecchia politica. Tuttavia siamo di fronte a tempi nuovi in cui servono strumenti nuovi della partecipazione, competenze e capacità vere e certificate: questo è chiaro anche a chi non ha votato il Movimento 5 Stelle, eppure sinceramente crede che molto debba essere cambiato. Per la sopravvivenza della buona politica che è dibattito nella salvaguardia della democrazia e della "concordia sociale"evocata dalla Presidente della Camera.
domenica 17 marzo 2013
Tempi nuovi…
Vico Equense - Mi piace credere che i nuovi Presidenti di Camera e Senato, l'arrivo di Papa Francesco siano davvero segno di tempi nuovi. Dopo un passato segnato da un consumismo omologante, dalla svalutazione di ogni risultato conseguito con sacrificio e di ogni rispetto per la dignità fino alla variopinta mignottocrazia, dopo che l'arricchimento astuto, il fai da te fuori legge o il raggiro della stessa sono diventati il "valoroso" saper fare, dopo che molti dictat (anche della stessa Chiesa) hanno segnato invisibili e tenaci barriere, tra cittadini come tra credenti, è necessario riscoprire i punti di riferimento della democrazia vera, che è solidarietà e libertà. Forse il "postideologico" potrebbe segnare un nuovo radicalismo democratico non qualunquista, ma attento ai bisogni di chi è in difficoltà reale, e pronto a mettere in campo proposte concrete. E' questa la formula dei movimenti civici formati da chi torna a credere che l'apporto di tutti serva al bene comune e che sia anche un modo per superare la vecchia e colpevole partitocrazia dei caminetti e dei circoli chiusi a pochi eletti sempre meno in verità, da cui il nuovo è escluso, perchè non risponde a canoni già previsti, a proclami spesso arrabbiati, a consociativismi mascherati e gelosi di amicizie proficue. Spesso il nuovo viene tacciato di improvvido e politicamente stupido dalla vecchia politica. Tuttavia siamo di fronte a tempi nuovi in cui servono strumenti nuovi della partecipazione, competenze e capacità vere e certificate: questo è chiaro anche a chi non ha votato il Movimento 5 Stelle, eppure sinceramente crede che molto debba essere cambiato. Per la sopravvivenza della buona politica che è dibattito nella salvaguardia della democrazia e della "concordia sociale"evocata dalla Presidente della Camera.
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