mercoledì 3 aprile 2013

Viadotto da demolire, sì al referendum

L’opposizione spinge per una consultazione popolare: venerdì incontro pubblico con i cittadini 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - E’ una vera e propria «strada fantasma », che spezza in due il vallone del rivo d’Arco. Un percorso viario che era stato inizialmente destinato «a servizio » dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Un’opera, finora, che resta ancora incompiuta e che ha rimesso in moto il Partito democratico che, con un’interrogazione dei consiglieri regionali, ha ripreso a pressare il governatore Stefano Caldoro. In molti quella strada la considerano uno scempio ambientale da cancellare al più presto, per di più in una zona verde, a quattro passi dal mare e «macchiata» da un colosso di cemento in passato già finito nel mirino degli ambientalisti. Mentre qualcuno - in passato l’intenzione trapelò direttamente dall’amministrazione comunale del sindaco Gennaro Cinque - azzardò addirittura l’ipotesi di rendere il tracciato aperto alla circolazione, in particolare d’estate per tentare di decongestionare il traffico verso la fascia costiera. Viadotto incompleto e che ora diventa l’argomento del giorno perché i consiglieri comunali di opposizione del gruppo «In Movimento per Vico», Aldo Starace, Natale Maresca e Claudia Scaramellino, vogliono proporre alla cittadinanza un referendum consultivo per decidere al più presto il da farsi e definire collegialmente la strategia per il futuro. Abbattere o no la strada?

Oppure metterla in sicurezza con ulteriori interventi così da farla diventare un’arteria vera e propria? Parola ai cittadini, dunque, a meno di clamorosi colpi di scena. In tal senso, venerdì prossimo, i consiglieri di «In Movimento per Vico» terranno una conferenza stampa in cui illustreranno l’intenzione di varare il referendum nell’ottica di una più completa riqualificazione della fascia costiera che prevede anche la possibilità di dare l’ok alla realizzazione di piccoli ristoranti a picco sul mare. Sabato pomeriggio, invece, sarà il turno del dibattito pubblico - presso la sede de «In Movimento per Vico» - che vedrà protagonisti non solo i cittadini ma anche gli esponenti politici della città. Invitato il sindaco Gennaro Cinque che potrebbe essere presente. «E’ compito dell’ente locale, attraverso una seria e compiuta programmazione partecipata che coinvolga gli operatori economici del settore e le associazioni di cittadini, in un quadro di compatibilità e di sostenibilità che contemperi gli interessi concomitanti di natura pubblica e privata, assicurare condizioni e strutture tali da favorire gli investimenti da parte degli imprenditori, ricordandosi che lungo il nostro litorale sono insediate strutture ricettive, enogastronomiche e di balneazione di altissimo livello» dichiararono in una nota gli esponenti di «In Movimento per Vico». C’è dell’altro. Perché si ipotizza anche la realizzazione di una strada alternativa (strada Gori) che consenta l’accesso diretto ai parcheggi da realizzare nell’area interposta con via Arcoleo che verrebbe pedonalizzata «per favorire le attività ricreative e di ristorazione ivi presenti, compresa la cosiddetta “movida” giovanile». Senza dimenticare l’individuazione di un’area da destinare ad impianti sportivi piscina, con copertura movibile, di iniziativa anche privata previa convenzione con il Comune per l’uso pubblico della struttura. L’ipotesi progettuale, molto probabilmente, verrà discussa nel corso della prossima seduta del consiglio comunale. L’opposizione spinge affinché la pubblica assemblea possa discutere ed eventualmente approvare la proposta che, a detta dei consiglieri Starace, Maresca e Scaramellino, potrebbe permettere anche al commercio di «respirare» in un delicato momento di crisi economica. Più movida lungo il litorale, progetto che però si scontra con le volontà degli ambientalisti.

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