Giovedì alle ore 20 la presentazione alla libreria Tasso
Sorrento - Il giovane perito Vincenzo Artiaco entra a lavorare all'Olivetti di Pozzuoli dopo un innovativo colloquio con il selezionatore del personale, il sociologo Ottiero Ottieri. Lì trascorre le sue giornate di operaio, in una fabbrica "modello", circondata da spazi verdi, dotata di servizi socio-assistenziali. Lavoratore coscienzioso fino alla pensione, Vincenzo trova un modo, molto meridionale, per mostrarsi grato a coloro che, a suo giudizio, gli hanno "risolto" la vita. In questo scritto breve, a metà tra il saggio e il racconto, Rossano Astarita, già autore di una monografia e di articoli sulla vicenda di Adriano Olivetti e sul suo rapporto con l'architettura, ha intessuto una microstoria immaginaria, ma verosimile, sullo sfondo della Napoli degli anni '50, della politica industriale del Mezzogiorno e, naturalmente, dello stabilimento Olivetti di Pozzuoli, la fabbrica felice.
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