Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Fino al 30 settembre è vietato fumare nei boschi e nelle strade che li attraversano. A stabilirlo è stato il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque con un’ordinanza attraverso la quale ha voluto fissare dei paletti con l’obiettivo di prevenire il rischio incendio nel territorio. Molte le regole contenute nel documento, che si riferiscono prevalentemente al periodo estivo. Tra queste, il divieto di accendere fuochi all’aperto a una distanza inferiore a 50 metri dai boschi e quello di accendere stoppie. Non si possono, inoltre, nell’intero territorio comunale, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli, inceneritori che producono scintille e brace, accendere fuochi nei castagneti da frutta. E’ vietato anche procedere, nel periodo dal 15 luglio 31 agosto, all’accensione di fuochi per l’autosmaltimento dei residui vegetali derivanti dalla potatura, e quelli nei centri abitati, a distanza di cento metri dalle abitazioni e lungo vie pubbliche. Nell’ordinanza viene, inoltre, menzionato il divieto di bruciare rifiuti non di natura vegetale come sacchi di carta, cartoni, materiale plastico, stracci, pneumatici, da soli o misti a materiale vegetale, oltre che quello di usare bracieri, barbecue e griglie su aree pubbliche, se non espressamente autorizzato. Per chi non rispetta queste norme sono previste multe che vanno da 51,65 a 309,87 euro. «Le caratteristiche orografiche, climatiche e vegetazionali del nostro territorio collinare – spiega il sindaco Gennaro Cinque - sono tali da favorire l’innescarsi di incendi di particolare gravità, molti dei quali potrebbero anche compromettere la pubblica
incolumità. I fabbricati vicini alle zone boscate, infatti, non sono pochi. Pertanto vanno adottati opportuni comportamenti e specifiche cautele al fine di prevenire questi fenomeni o contenerne i danni». Nei boschi danneggiati o distrutti recentemente dalle fiamme è stato istituito il divieto di pascolo di qualsiasi specie di bestiame per almeno cinque anni, come anche la caccia, la coltura agraria, la raccolta dei prodotti del sottobosco. Lungo tutto il confine con le strade pubbliche e i sentieri di uso pubblico, inclusi i boschi delle zone condotte a pascolo o a incolto produttivo come felceti, ginestreti e canneti, dovrà essere costituita una zona di «rispetto» larga almeno dieci metri con l’eliminazione di cespugli, arbusti, foglie, rami secchi.
Nessun commento:
Posta un commento