Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache
Meta - Si terrà domani 13 dicembre il congresso cittadino del partito democratico metese.
A comunicarlo l’attuale commissario Gianfranco Wurzburger che, durante questi due anni di commissariamento dovuti alle dimissioni dell’ex segretario Nicola Mollica, ha gestito il circolo.
Ora si ritorna ad una gestione nostrana e l’unico candidato fattibile pare essere proprio l’ex sindaco della città di Meta, Paolo Trapani, che ha incassato l’ok di tutte le “anime” che gravano attorno al partito.
Tutte tranne di una, l’attuale consigliere del Comune di Meta Marialaura Gargiulo, anch’ella Pd, che siede all’opposizione della giunta guidata da un altrettanto democrat Giuseppe Tito.
Insomma una grande riunione di famiglia Pd che però, come ogni ritrovo famigliare, non si conclude mai con baci e abbracci.
Sì perchè la consigliera non avrebbe nulla contro la figura di Paolo Trapani eletta a consigliere del riacquistato circolo, ma proprio non le va giù che non sia stata invitata alle riunioni che il partito ha fatto precedere a questo congresso: «Niente contro l’ex sindaco, ma avrei gradito una richiesta di partecipazione alle consultazioni per trovare l’accordo su Trapani»,
Nonostante ciò non farà mancare il suo appoggio alle elezioni seppur con qualche amarezza:
«Mi atterrò alle decisioni della maggioranza anche prendendo atto della mancata condivisione e spero che quella di Trapani possa essere una voce unica per tutte le “anime” del pd e che si ritrovi quell’unità di intenti che il partito ha un po’ smarrito e una maggiore incisività nella vita politica».
Una speranza di unità che però sembra essere iniziata con il piede sbagliato e vedremo se Trapani, una volta ritornato con forza sulla scena politica metese, riuscirà ad armonizzare queste “anime” sotto la sua guida.
Uno degli aspetti più curiosi, infatti, è proprio la mancanza di un gruppo consiliare del pd in Comune data la massiccia presenza del partito che siede in consiglio comunale. «Sì, manca un gruppo consiliare ma questo è parzialmente giustificato dal fatto che alle ultime amministrative, come anche alle penultime, non si sia creata una lista del Pd ma solamente delle liste civiche, per cui ciò che contava era la persona candidata e non il partito di appartenenza».
I rappresentanti dunque, come spesso accade nelle piccole città, superano le ideologie partitiche. Ed è quello che potrebbe avvenire anche con la nomina di Trapani al circolo metese. La città si troverà ad avere un consiglio per la maggior parte formato da esponenti del Pd, con un sindaco del Pd e un ritrovato segretario di partito metese, ma ciò che all’apparenza potrebbe rivelarsi come un’azione di governo più facile e più efficace, dovrà scontrarsi con i personalismi, soprattutto dell’ex sindaco Paolo Trapani e dell’attuale sindaco Giuseppe Tito.
Intanto all’interno del consiglio comunale la stessa Marialaura Gargiulo non ha nascosto la sua intenzione di potersi dimettere dal ruolo di consigliere: «Non nè faccio una colpa a nessuno se non a me stessa, ma non ho visto nè collaborato a concrete azioni di opposizione al governo da quando si è formato il nuovo consiglio, per questo sto seriamente valutando l’ipotesi di presentare le mie dimissioni».
Di nuovo una donna che andrebbe via dal consiglio dopo l’ “espulsione” di Susanna Barba dalla giunta ad opera di Tito. Le operazioni di unificazione all’interno e fuori al Pd metese si prevedono difficili.
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