Vico Equense - In una Seiano che assomigliava molto a quella che tutti noi vorremmo sempre, priva di macchine, orgogliosa nella sua antica bellezza e con tantissima gente venuta a celebrare eventi e personaggi straordinari, abbiamo avuto il privilegio di acquisire tre nuovi amici alla nostra Comunità. Il primo, e più umile, è senz’ altro il maestro artigiano Eligio Bevilacqua, grazie alla cui prodigiosa opera la comunità di Seiano – ma più ancora la Città di Vico Equense – si è arricchita di un nuovo vanto: il nuovo Organo della Chiesa di Seiano è capace, nella pienezza dell’ offerta musicale e nella profondità dei timbri, di stimolare e raggiungere le note più riposte del nostro Io. Esponente di una famiglia di artigiani abruzzesi che da generazioni si dedica all’ impresa di fabbricare Organi, nella sua semplicità è stato un grande protagonista, schivo come sanno essere solo quelle persone che antepongono l’ essere all’ apparire. Il secondo, per la grandezza del suo “dono” non esistono parole, è il Maestro Juan Paradell Solè, Organista titolare della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, ed Emerito della Basilica papale di Santa Maria Maggiore in Roma: l’ Organista del Papa! Catalano, dopo il concerto che ci aveva avvicinato a Dio, ho avuto il piacere e l’ onore di accompagnarlo nell’ incontro con la Comunità, e di descrivergli il sogno nel cassetto di tutti noi vicani: la Ss. Trinità quale ponte culturale con Barcellona e la Catalogna, sede fissa per riunire a confronto continuo i giovani e gli esponenti delle culture dei due bracci portanti del Mediterraneo, Napoli e Barcellona, le terre straordinarie, le culture antiche del paesaggio, dei sapori e dei saperi! Non mi ha nemmeno lasciato finire che aveva già estratto il biglietto da visita per dirmi: è affascinante, mi chiami quando è pronto, ci sarò io ad accompagnarla in prima persona in Catalogna per raccogliere l’ adesione!
Il terzo, è l’ Arcivescovo emerito Pier Giacomo de Nicolò, che ha imparato a leggere nel profondo dell’ animo degli uomini quale Nunzio Apostolico in paesi squassati dalle sofferenze come la Costarica e la Siria, prima di esercitare la funzione con la necessaria diplomazia in paesi complessi quali il Liechtenstein e la Svizzera. Durante la funzione aveva sottolineato “la dignità con cui il Sindaco porta la fascia tricolore”, ragione che dopo la cerimonia mi ha spinto a chiedergli di ricordare la comunità e me nelle sue preghiere; l’ uomo che ha visto il mondo ha subito compreso la fatica ed il peso di affrontare le responsabilità di uomo pubblico e del privato, e del nostro colloquio serberò il profondo conforto che mi ha portato. Abbiamo chiesto, il Parroco don Angelo (il vero dominus e padrone di casa) ed io, a tutti loro di tornare ad arricchire la nostra comunità, ma non esaurirei i temi della serata senza ricordare l’ altro evento solenne: l’ apertura al pubblico del Presepe di Seiano. E’ bene ricordare che dal lavoro e con il sacrificio di vecchie e nuove generazioni la Comunità di Seiano riesce ad offrire da sempre il più bel Presepe della tradizione del ‘700 napoletano di cui si possano vantare tutti i territori sorrentini. Senza false modestie, ma anzi con il dovuto orgoglio, è opera di pregio straordinario e vanto di Vico Equense e di tutta la Provincia di Napoli, rinata, con l’ amore dei cittadini, dalle ceneri del furto sacrilego dei pastori originali avvenuto in una triste e buia notte del 1990. L’ intera Città di Vico Equense deve quindi ringraziare con affetto gli amici della Borgata di Seiano per le eccezionali emozioni che hanno condiviso, e regalato all’ universo dei visitatori; e questa è la Seiano che tutti vogliamo, presente in primo piano nell’ offerta di bellezza, paesaggi e cultura della Città di Vico Equense. Un plauso al Parroco don Angelo, ed a tutti gli organizzatori, a nome dell’ Amministrazione comunale che ho l’ onore di presiedere!
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