Giuseppe Tito |
da Agorà
Meta - Giuseppe Tito si gode la fama di “sceriffo” della Penisola sorrentina. La disciplina per l’accesso alle spiagge è diventato tema per servizi televisivi ed interviste radio. Abbiamo parlato con il primo cittadino di tributi locali, opere pubbliche ed elezioni regionali. Sindaco, per le attività colpite dalla crisi sono previsti aiuti? Ci sono stati i contributi già elargiti per il commercio, oltre alla riduzione Tari del 50%, parte variabile, per le attività chiuse durante l’emergenza. Ma c’è di più. Una riduzione di due punti sull’IMU da pagare a dicembre prossimo. Per chi è previsto il beneficio IMU? Per le attività economiche costrette alla chiusura nel periodo dell’emergenza ed in cui il titolare sia anche proprietario dell’immobile. Di che cifre parliamo? L’operazione per le casse comunali ha un costo di circa 80mila euro. Il risparmio medio per le attività è di circa 300 euro che, in un periodo di crisi, rappresenta un fattore da non trascurare. E per le famiglie che si trovano in difficoltà o per chi ha perso il lavoro? Oltre al contributo fitti, già elargito, ed il carrello solidale, a partire da settembre abbiamo deciso di alimentare un fondo per continuare a sostenere chi ha difficoltà a pagare fitti e bollette. Sono stati appostati circa 40mila euro. Inoltre, con un progetto di pubblica utilità abbiamo dato un’opportunità lavorativa a 20 persone per quattro mesi con 500 euro mensili.
Ma con tutte queste spese e le minori entrate i conti del Comune come stanno? In ordine, nonostante ci sono state minori entrate per 1 milione di euro ed abbiamo ricevuto trasferimenti per soli 450mila euro. Come fanno a stare in ordine i conti se c’è un disavanzo di 550mila euro? Abbiamo ridotto le spese, specie sul fronte delle prestazioni elargite dall’azienda speciale per i servizi sociali. Sia chiaro i servizi non sono stati ridotti. In che modo? Anche recuperando risorse importanti per l’azienda speciale poi ripartite tra i Comuni. Un lavoro che ho svolto, in parte in prima persona, che ci ha consentito di poter spendere mantenendo gli equilibri finanziari. La disciplina degli accessi alle spiagge ha contributo a renderla personaggio nazionale con servizi televisivi e le radio di tutta Italia che la cercano. Ma nei panni dello “sceriffo” che vieta la spiaggia ai non residenti come si sente? Faccio il mio dovere di amministratore pubblico ed i risultati mi danno ragione. C’è un meccanismo nella comunicazione che si muove per eccessi. E’ facile fare notizia dipingendomi come sceriffo. Con questo termine è chiamato il nostro Governatore, quindi, alla fine è un complimento. Ma se andiamo alla sostanza delle cose credo di aver salvaguardato il rispetto delle norme sanitarie in materia di distanziamento sociale. Il consigliere regionale Francesco Borrelli l’ha criticata, dicendo che le spiagge libere ai soli residenti sono una violazione dei diritti alla fruizione degli arenili. Come replica? Il consigliere dimentica, a mio avviso, l’ordinanza numero 50 del Presidente della Regione Campania che impone, nell’accesso alle spiagge libere, il rispetto del distanziamento e il divieto di assembramenti. La prima domenica di giugno si è registrato sugli arenili liberi presenti a Meta un assembramento notevole con problemi di vivibilità, oltre alla violazione delle norme sul distanziamento. E così abbiamo stabilito che gli arenili liberi fossero riservati ai soli residenti e che senza prenotazione non potessero arrivare avventori alle spiagge. Quindi, è riconosciuta una priorità ai residenti per gli arenili liberi, ma chi vuole andare in uno stabilimento deve solo prenotare. Lei ha parlato di risultati positivi I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con il sistema della prenotazione è tornato maggior ordine. Questa impostazione finisce con l’emergenza? Anzitutto l’emergenza è stata prorogata fino al 31 ottobre, quindi a breve prorogherò l’ordinanza sull’accesso alle spiagge fino al 31 ottobre. Per quanto riguarda l’anno prossimo credo che questo modello vada salvaguardato visto che funziona. In tutti i suoi aspetti? Il sistema della prenotazione va mantenuto. Certo le spiagge libere non possono essere riservate ai soli residenti in assenza di emergenza. Ma sono determinato a salvaguardare quei fattori di maggiore tranquillità conquistati in questa stagione e garantirli anche il prossimo anno. Sul fronte opere pubbliche ci sono novità? Abbiamo definito con la Città metropolitana tutti i termini relativi al progetto per “Il Giardino degli Agrumi”. A settembre parte la gara entro la primavera prossima avremo completato un’opera molto qualificante per il paese. Mentre per le strutture sportive? Sono pronti tutti gli atti per partecipare ad un bando che assegna 700mila euro per installare una tensostruttura dove c’è il campo di bocce in via Caracciolo. Si tratta di uno spazio polivalente per basket, volley e calcetto. Un ulteriore allargamento dell’offerta di servizi per chi pratica lo sport. E invece per il Museo del Mare a che punto siamo? Abbiamo chiesto 1 milione di euro al Mibact. Siamo in pole position. Il Ministro Franceschini in persona mi ha detto che ha esaminato la nostra proposta e che la trova valida. Vogliamo recuperare le memorie ed i saperi tramandati dalle genti di mare. Il Museo del mare è un omaggio alla nostra storia. Elezioni regionali. Come valuta le candidature espressione del nostro territorio? Non mi pare che il quadro sia ancora definito. In ogni caso lamento ancora una volta l’assenza di un candidato unitario espressione della Penisola. Ho messo al centro la questione da tempo, ma logiche municipalistiche e di appartenenza politica hanno frenato tutto. Si spieghi meglio Andava fatto un discorso territoriale al di là dei partiti in cui ciascun sindaco può riconoscersi. Lei avrebbe votato anche Giuseppe Cuomo se si fosse candidato con la Lega? In quel caso avrei chiesto una collocazione civica al sindaco di Sorrento. Ma dobbiamo capire che fuori dalla Penisola non siamo in grado di assicurare una rappresentanza adeguata al territorio. Solo unendo le forze potremo recuperare spazi anche in termini di risorse da assegnare per grandi progetti comprensoriali. Per quanto riguarda l’emergenza occupazione in Penisola. Cosa si può fare? Ho proposto al Governatore De Luca quando è venuto da me, ciò che viene chiesto a viva voci da tutti gli operatori, un grande piano di decontribuzione per rilanciare l’occupazione. Ma come si fa a far fronte a tutte queste spese? Se le persone non lavorano ci sono gli ammortizzatori sociali che hanno un costo. Se facciamo risparmiare i contributi ai privati, lo stipendio lo pagano loro ai dipendenti che, diversamente, sarebbero a carico della fiscalità generale. Uno stipendio è più alto di quanto può garantire un ammortizzatore sociale e quindi il circuito economico garantisce una maggiore circolazione della moneta. Mi pare un discorso semplice e concreto.
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