venerdì 15 febbraio 2008
Legge regionale per la dignità e la cittadinanza sociale
Provincia di Napoli - Il 15 febbraio, alle ore 12, nella sala riunioni della Provincia di Napoli, l’assessore alla Solidarietà, Piergiorgio Sagristani, incontrerà i presidenti dei 18 ambiti territoriali della provincia di Napoli. Al centro della riunione, la legge regionale numero 11 del 23 ottobre 2007, relativa alla dignità e alla cittadinanza sociale. Una normativa approvata di recente dalla Regione Campania e che disciplina la programmazione e la realizzazione di un sistema organico di interventi e servizi sociali attuando - con il concorso delle istituzioni pubbliche e delle formazioni sociali - l’integrazione degli interventi e servizi sociali, sanitari, educativi, delle politiche attive del lavoro, dell’immigrazione, delle politiche abitative e di sicurezza dei cittadini, dell’apporto dei singoli e delle associazioni. Nel corso dell’incontro si discuteranno i contenuti della legge, e del ruolo che l’amministrazione provinciale dovrà assumere per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. “Obiettivo della seduta preliminare – spiega l’assessore Sagristani - è l’istituzione di un tavolo politico ora e tecnico poi, con i coordinatori degli ambiti, per programmare l’integrazione istituzionale con la Provincia , ed avviare un dialogo che possa essere costruttivo e finalizzato sempre più alla creazione di un welfare che non sia imposto dall’alto, ma concertato e condiviso”. Tra i punti all’ordine del giorno, i contenuti nell’articolo 9 della legge regionale, che sottolinea la necessità di promozione di processi formativi e di aggiornamento per gli operatori sociali del sistema integrato. La Legge Regionale 11/07 assicura la pari dignità sociale della persona, le pari opportunità e l’effettiva tutela dei diritti sociali di cittadinanza, attraverso l’attuazione, nel rispetto del principio di sussidiarietà, di un sistema di protezione, a livello regionale e locale, fondato sulla corresponsabilità dei soggetti istituzionali e sociali, che concorrono alla costruzione di una comunità solidale. Viene inoltre promossa la prevenzione, la riduzione, la rimozione delle cause di rischio, l’emarginazione, il disagio e la discriminazione in tutte le sue forme, favorendo l’integrazione e la partecipazione di tutti i membri della società. (Ago Press)
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