Provincia di Napoli - Sono in agitazione i funzionari della Provincia. Accusano il presidente Dino Di Palma di non aver rispettato il patto di stabilità e di spendere troppo. Ma adesso — dicono — per fare un po' di economia, si metteranno le mani nelle tasche dei dipendenti, tecnici professionisti che vedranno applicare al loro salario il taglio della cosiddetta «produttività» a coloro che percepiscono l'incentivo di progettazione — che gli spetta secondo la ex legge Merloni — per lo svolgimento dei lavori pubblici dell'ente: scuole, viabilità e ambiente, cioè le funzioni fondamentali della Provincia. I dipendenti tecnici contestano il ricorso eccessivo a collaboratori esterni, ai privati. Infatti, per legge (165/2001), gli enti locali possono conferire incarichi esterni solo in via «eccezionale», e cioè per l'«impossibilità di attingere al personale disponibile», secondo i criteri elaborati dalla Corte dei Conti. Non è il caso della Provincia di Napoli, dove ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti non mancano. «Queste professionalità restano inutilizzate — lamentano i funzionari — mentre andrebbero valorizzate e formate; e invece, attualmente, tutti i corsi di formazione dell'ente sono bloccati per mancanza di fondi». Proprio i funzionari gestiscono il 70% dei fondi dell'amministrazione provinciale e si assumono tutte le responsabilità firmando progetti con il proprio numero di iscrizione all'Albo professionale. Teresa Rubinacci, dirigente del personale, ha stimato in 125.000 euro il totale della decurtazione delle produttività dei funzionari, secondo l'accordo siglato a giugno con i sindacati. Allora la lettera inviata a Di Palma, ai sindacati e agli assessori responsabili, fu firmata da 150 dipendenti dell'area tecnica, il 10% del personale della Provincia non ottenne alcuna risposta. E il 5 luglio domenica 24 febbraio 2008
La Provincia di Napoli stanzia 1 milione e mezzo per i collaboratori esterni
Provincia di Napoli - Sono in agitazione i funzionari della Provincia. Accusano il presidente Dino Di Palma di non aver rispettato il patto di stabilità e di spendere troppo. Ma adesso — dicono — per fare un po' di economia, si metteranno le mani nelle tasche dei dipendenti, tecnici professionisti che vedranno applicare al loro salario il taglio della cosiddetta «produttività» a coloro che percepiscono l'incentivo di progettazione — che gli spetta secondo la ex legge Merloni — per lo svolgimento dei lavori pubblici dell'ente: scuole, viabilità e ambiente, cioè le funzioni fondamentali della Provincia. I dipendenti tecnici contestano il ricorso eccessivo a collaboratori esterni, ai privati. Infatti, per legge (165/2001), gli enti locali possono conferire incarichi esterni solo in via «eccezionale», e cioè per l'«impossibilità di attingere al personale disponibile», secondo i criteri elaborati dalla Corte dei Conti. Non è il caso della Provincia di Napoli, dove ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti non mancano. «Queste professionalità restano inutilizzate — lamentano i funzionari — mentre andrebbero valorizzate e formate; e invece, attualmente, tutti i corsi di formazione dell'ente sono bloccati per mancanza di fondi». Proprio i funzionari gestiscono il 70% dei fondi dell'amministrazione provinciale e si assumono tutte le responsabilità firmando progetti con il proprio numero di iscrizione all'Albo professionale. Teresa Rubinacci, dirigente del personale, ha stimato in 125.000 euro il totale della decurtazione delle produttività dei funzionari, secondo l'accordo siglato a giugno con i sindacati. Allora la lettera inviata a Di Palma, ai sindacati e agli assessori responsabili, fu firmata da 150 dipendenti dell'area tecnica, il 10% del personale della Provincia non ottenne alcuna risposta. E il 5 luglio
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