venerdì 29 febbraio 2008
Velardi, farò un museo della cravatta
"Lei vuol chiedermi chi me lo ha fatto fare di venire qui in Campania, a mettere la mia faccia accanto a cumuli di immondizia...". "Mi sono chiesto: ma se il mio amico Antonio è in difficoltà, se il professor De Masi, dopo aver accettato l'assessorato al Turismo, ora gli si tira indietro... Perche' non farmi avanti?". Il neoassessore al Turismo della Regione Campania, Claudio Velardi, spiega così, in un'intervista al "Corriere della Sera", la sua decisione di far parte della Giunta guidata da Antonio Bassolino. Velardi riconferma la sua volontà a non voler prendere soldi dal suo nuovo incarico. "Il guaio -dice- è che Antonio come molti miei ex compagni comunisti, ha un rapporto mitico con il denaro... Comunque l'ho rassicurato: stai tranquillo, gli ho detto, io vengo per puro volontariato, politicamente bipartisan". Ma poi, per questioni burocratiche, sottolinea: "Temo che, alla fine, i soldi dovrò prendermeli, per poi girarli personalmente alla Caritas". Tra le idee di Velardi assessore c'è l'obiettivo di far sì che "ogni giorno da Napoli deve arrivare una buona notizia al mondo" e poi "aprire il museo di San Gennaro e quello della cravatta e..." ritornando sul rimprovero della Presidente Sandra Lonardo Mastella per essersi presentato in Consiglio regionale con un golf di cachemir, taglia corto: "Stia tranquilla, la signora Lonardo. Non conoscevo le regole. Da ora sfoggerò cravatte che le toglieranno il fiato...".
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