lunedì 18 febbraio 2008

«Noi abbiamo un’altra idea di sinistra»

L’intervento più atteso al consiglio nazionale dei Verdi era quello di Fausto Bertinotti nella sua nuova veste di candidato premier della Sinistra Arcobaleno. E non mancano, da parte dell’ex segretario di Rifondazione, bordate ai fratelli del Pd. A cominciare dalla candidatura, annunciata il giorno prima da Veltroni, di Antonio Boccuzzi, l’unico sopravvissuto alla strage della ThyssenKroup. «Se il Pd - ragiona Bertinotti - candida insieme l’operaio sopravvissuto e l’imprenditore Matteo Colaninno, uno è di troppo. Noi dobbiamo stare da una parte sola: quella dei lavoratori e delle lavoratrici nel conflitto sociale». Non l’unica critica perché il presidente della Camera stigmatizza anche l’idea di alternativa alla destra emersa dall’assemblea costituente del Pd nella quale Veltroni ha tracciato il programma del nuovo soggetto politico. «Il Pd - attacca Bertinotti - vuole sconfiggere la destra avendo come idea centrale quella della crescita. A Walter vorrei dire amichevolmente: ma ti pare nuovo il tema della crescita? Ti pare nuovo partire da un tema criticato negli ultimi vent’anni?». Ma il problema è uno solo e durante il suo intervento è lo stesso Bertinotti ad ammetterlo: «Noi abbiamo un’altra idea di sinistra».

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