martedì 3 febbraio 2009

“Bruciato per noia”

I carabinieri hanno individuato i responsabili dell'aggressione e del tentato omicidio di un extracomunitario avvenuto nella notte a Nettuno, alle porte di Roma. Sono tre ragazzi: i due più grandi hanno 29 e 19 anni e risiedono nella cittadina, il più piccolo ne ha 16 e vive ad Ardea. I tre hanno confessato il barbaro gesto. Dopo una notte di sballi, di alcol e droga, hanno avuto l'idea al distributore di benzina. “Cercavamo un barbone a cui fare uno scherzo, uno che dorme in strada, non per forza un romeno, un ragazzo di colore, solo uno a cui dare una lezione. Volevamo fare un gesto eclatante, provare una forte emozione per finire la serata”. Queste le parole agghiaccianti pronunciate dal più piccolo dei tre, il minorenne interrogato nella caserma dei carabinieri di Nettuno che è crollato e ha confessato. Secondo quanto osservato dal generale Vittorio Tomasone, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, “quanto avvenuto non sembra avere uno sfondo razziale, ma con una conseguenza ancor più agghiacciante, visto che secondo quanto accertato i tre volevano chiudere la notte, dopo uno sballo di alcol e droga, con un gesto fortemente eclatante”. Per il Sindaco di Nettuno, Alberto Adinolfi (PD). "Un episodio che si può ricondurre ai soliti balordi, una notte di bravate, magari condizionati dalle notizie delle recenti aggressioni su donne da parte di stranieri". Insomma, bulletti, balordi che danno fuoco alle persone per noia.

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