giovedì 5 marzo 2009
Giudice di pace, stop alle udienze
Sorrento - Il personale è insufficiente e il giudice rinvia le udienze per dedicarsi ai lavori in cancelleria. È quanto accade negli uffici del Giudice di pace di Sorrento, dove, a causa della cronica carenza di personale, i cinque magistrati in organico hanno deciso di rimandare in blocco la trattazione dei procedimenti per dare la priorità agli adempimenti amministrativi. Un provvedimento obbligato, che persegue di fatto due finalità: dare tregua all’ufficio cancelleria alla luce della gran mole di procedimenti civili prodotti (2mila pendenti e mille iscritti al ruolo nel solo 2009) e «sollevare» il problema delle ataviche carenze dei palazzi di giustizia di Sorrento. «Finora – spiega Michele Gargiulo, presidente dell’associazione Giovani avvocati Penisola sorrentina -, è stato garantito un andamento sostenibile del Giudice di pace, grazie allo spirito di sacrificio di tutte le componenti. Ora, a mio avviso, però, si avvicina il punto di non ritorno. A fronte dell’immane carico di lavoro che esprimono i nostri uffici, il personale in organico è ridotto al lumicino. Chiediamo di più e pertanto restiamo in agitazione». Già da qualche anno, infatti, gli operatori degli uffici giudiziari della sezione di Sorrento sono mobilitati contro le carenze di personale e giudici, che non consentono un’adeguata amministrazione della giustizia, specie nel settore civile. Situazione che assume contorni allarmanti anche nel tribunale di via degli Aranci a Sorrento, dove sono tremila i procedimenti da smaltire e i tempi del processo sono dilatati oltre ogni ragionevole durata a causa di un organico di giudici e cancellieri insufficiente. In tal senso, nel 2006, l’associazione «Giovani avvocati Penisola sorrentina» proclamò l’astensione dalle udienze dapprima dal 12 al 19 giugno, e poi fino al 15 settembre. Lo stato di agitazione, tuttavia, sfumò con l’assegnazione semestrale di un terzo giudice togato in ambito civile. A giugno 2007, però, il mancato rinnovo del mandato del terzo giudice togato fece tornare la vicenda al punto di partenza. A ottobre dello stesso anno, la protesta rientrò nuovamente con l’inserimento di un terzo magistrato part time. La situazione precipitò ancora, qualche mese più tardi, quando proprio il magistrato part-time fu costretto a rinunciare temporaneamente all’incarico. Ad aprile 2008, il tribunale di Torre Annunziata non lo rimpiazzò, ma inserì un nuovo magistrato, a tempo pieno. Il provvedimento restò in vigore fino al 23 dicembre scorso, quando il magistrato a tempo pieno venne trasferito e il giudice part-time, invece, decise di prolungare il suo rientro ancora di un mese. In sostanza, ora al tribunale di Sorrento sono in carica soltanto due giudici togati, a fronte dei 2997 procedimenti da trattare. (Giuseppe Damiano il Mattino)
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