Sono una guida turistica inglese, giovedì mi è capitata una disavventura che vorrei raccontare per i lettori del Mattino nella speranza che qualcuno eviti disagi del genre a turisti che scelgono la Campania per le loro vacanze. Ero su un bus con turisti inglesi provenienti da Roma e diretti a Positano per una settimana di vacanza. Siamo transitati da Napoli intorno alle 23: siamo arrivati a Positano alle 2,45 di notte. Il primo stop improvviso alla barriera autostradale della Napoli-Salerno. Un cartello ci ha informato che l’autostrada era chiusa e che dovevamo uscire a Ponticelli. L’autista inglese ha seguito l’indicazione: una volta usciti dall’autostrada, però, ci siamo trovati in una sorta di groviglio di strade senza nessuna specifica indicazione da seguire per Torre del Greco. Ci siamo persi: con il bus siamo arrivati quasi sul Vesuvio; ci siamo trovati una strada sbarrata di fronte e solo l’abilità dell’autista e un notevole sforzo fisico dello stesso ha consentito l’inversione di marcia del grosso automezzo. Siamo tornati indietro e ci siamo trovati a San Giorgio a Cremano. Qui l’autista è sceso vicino a un bar e solo grazie alla disponibilità di un signore che è uscito dal locale abbiamo imboccato la strada giusta. Finalmente siamo arrivati a Torre Del Greco e ripreso l’autostrada. Dopo pochi chilometri, però, nuova disavventura: era chiuso il raccordo austradale di Castellammare di Stabia. Siamo stati dirottati nel centro della città. Anche qui difficoltà per trovare la strada giusta. Quando ci siamo riusciti ecco un semaforo rosso che segnalava lavori in corso e interruzione della strada. Siamo rimasti fermi un po’ di tempo e solo quando è arrivato il verde ci siamo resi conto che lo spazio lasciato non consentiva al bus di passare. Allora io e l’autista siamo scesi e dopo aver spostato qualche cartello siamo riusciti a far passare il bus tra l’incredulità dei turisti. Non è finita: in località Scrajo nuova interruzione. Era chiuso il tunnel che porta a Seiano. Allora abbiamo fatto il giro attraverso l’abitato di Vico Equense. Auto ferme davanti alle pizzerie: ogni volta l’autista era costretto a richiamare l’attenzione dei proprietari per poter passare. Insomma una odissea. Possibile che gli enti pubblici a cominciare dai responsabili delle autostrade e delle strade non tengono in nessun conto l’arrivo di ospiti che con la loro presenza aiutano l’economia locale? (Elisabeth Nurphy lettere al Mattino)
3 commenti:
La guida turistica scrive "Possibile che gli enti pubblici non tengono in nessun conto l’arrivo di ospiti che con la loro presenza aiutano l’economia locale?"
Sì, è possibile.
A cominciare dall'amministrazione di Vico Equense, col sindaco in testa, che del turismo non sa che farsene ed è interessata solo al cemento, tagliare alberi, cemento, tagliare alberi, cemento.
(e asfalto).
Questo per noi lavoratori pendolari che fanno i turni nelle fabbriche del napoletano è pane quotidiano, è una vergogna che ci siano continue interuzioni stradali senza indicazioni corrette e senza ordine pubblico. Gli sfortinati automobilisti sono costretti a deviazioni in zone dove regna l'illegalità assoluta, mentre alla signora inglese dico che è stata pure fortunata più di una volta costretti ad attraversare Torre Annunziata di notte siamo stati in pericolo attravesando zone dove lo spaccio di droga per la strada è il minimo che si possa assistere.
Possibilissimo, questo è il nostro pane quotidiano.
Non so nel napoletano, ma io percorro ogni giorno la strada che da Sorrento porta a Faito, distruggendo la mia vettura quotidianamente tra buche e dossi, ho dovuto cambiare le ruote ovalizzate e i cuscinetti SCHIATTATI!.
Stamane mi sono imbattuta in una manifestazione a Moiano che mi ha tenuta ferma ben 70 minuti senza nessun preavviso.
Ieri un pulman turistico che doveva venire a Faito con 50 turisti inglesi ha dovuto cambiare itinerario arrecandomi un grave danno, proprio perchè la strada era chiusa da Moiano al bivio belvedere (Massaquano) fino alle 5 del pomeriggio.
Oggi la strada è chiusa nuovamente fino alle quatto del pomeriggio... e oggi è SABATO.
Vorrei sapere in che modo si tutela il turismo che è la nostra
unica forma di sopravvivenza.
Ma non si poteva asfaltare di notte o meglio farlo prima quando la stagione turistica non era partita ancora?
In una economia così precaria le nostre strade sono il colpo di grazia!
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