Sorrento - Concorsi interni al Comune di Sorrento per la copertura dei posti di dirigente del secondo e terzo Dipartimento: il Tar ha «assolto» Palazzo di Città. I giudici amministrativi napoletani hanno riconosciuto la legittimità dell’operato della commissione giudicatrice, che ha respinto il ricorso di un concorrente escluso dal concorso. Qual è il motivo della mancata ammissione alla selezione interna del firmatario del ricorso? È presto detto. Giuseppe Ercolano (funzionario di Palazzo San Giacomo) è privo di un requisito essenziale, richiesto dal bando di concorso: non è titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il Comune di Sorrento. Trattandosi di concorso interno, la partecipazione è riservata a chi è già dipendente dell’ente. Tutto ok, quindi, al Comune di Sorrento, guidato dal sindaco Giuseppe Cuomo, la cui pianta organica del personale dipendente prevede quattro posti di qualifica dirigenziale. Il bando di concorso, per titoli ed esami, è stato pubblicato esattamente un anno fa. Il 2 luglio del 2009, poi, il Comune di Sorrento ha approvato l’elenco A, contenente i candidati ammessi (Antonio Marcia e Antonino Giammarino), e l’elenco B, contenente il candidato escluso (Giuseppe Ercolano, appunto). Per gli altri due posti di dirigente del primo e del quarto, il Comune di Sorrento ha bandito concorsi pubblici. Nella causa sono intervenuti gli avvocati Francesco Maria Capitanio (ricorrente), Lucio De Luca di Melpignano (Comune di Sorrento), Aldo Starace (Antonio Marcia) ed Antonio Maria Di Leva (Antonino Giammarino). (Alfredo Leo il Mattino)
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