Vico Equense - Lo anticipo come premonizione e mi farà piacere se qualcuno mi smentirà, ma so già che non sarà così: il 31 gennaio prossimo, festa dei Santi Ciro e Giovanni, Patroni di Vico Equense, sicuramente, tra processioni di Congreghe e arciconfraternite in pompa magna, parroci e fedeli e forse pure il vescovo, tra incensi, luminarie, fuochi d´artificio, concerti bandistici e tra omelie urlate dall´altare maggiore e bancarelle di nocelle e torrone, assisteremo non solo al battesimo della nuova piazza davanti al nuovo municipio, ma anche alla santificazione del sindaco Gennaro Cinque. Ci penserà il parroco, poiché grandi sono gli omaggi che il primo cittadino ha reso hai due Patroni... ed anche al parroco. La nuova piazza, infatti, già piazza Mercato, poi piazza Kennedy, per volontà del sindaco si chiamerà piazza Santi Ciro e Giovanni. Ma il sindaco, sarà santificato anche perché, sempre in occasione della festa, inaugurerà lo spazio antistante l´ingresso principale della Chiesa parrocchiale, per i lavori di ristrutturazione che ha predisposto. Se non succederà anche questo, sarò contento per la seconda volta di essere smentito. La fede dei cittadini è grande ed è giusto che sia così. I Santi vanno venerati ed onorati e anche questo è giusto, sarebbe meglio però venerare ed onorare soltanto loro. Forse però è meglio dire qualcosa su quei lavori in modo da non confondere il sacro col profano, il trono con l´altare, come si diceva un tempo, ovvero, quello che appartiene alla Chiesa e quello che appartiene allo Stato, in questo caso, che appartiene al Comune ed ai suoi cittadini. I fatti sono questi: dalla lettura degli atti comunali si è avuta la conferma che tutto il predetto spazio - quello antistante la Chiesa, è di proprietà pubblica, cioè di proprietà comunale. I cittadini di Vico allora, devono sapere, perché nessuno glielo ha detto, né il sindaco tuttofare, né il parroco venerabile ed orante, che spenderanno circa 100mila euro per quei lavori di sistemazione di quello spazio. Scrivo questo, perché allora, tra le varie concelebrazioni di Santi, Sindaci e Parroci tra suoni spari e bancarelle, occorrerà chiarire qualche punto, primo tra tutti, quello delle due chiusure di quello spazio. Mi riferisco alla sbarra verso via Colonnella e il cancello verso la rotabile via S. Ciro. La loro permanenza in sito, visto che quel suolo è pubblico dovrà dipendere soltanto dalla volontà dell´Amministrazione Comunale. Io credo che questo non sia un particolare di poco conto e che sia giusto ricordarlo a tutti, considerata la cifra che spenderemo per quella risistemazione. Se quelle due chiusure non verranno rimosse, dovrà essere il comune a gestirne l´apertura e la chiusura. In termini ancora più chiari: l´apertura e la chiusura della sbarra e del cancello e l´eventuale sosta di auto su suolo pubblico non rientra tra le competenze del Parroco di S. Ciro. (Franco Cuomo VAS - Verdi Ambiente e Società)
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