Sorrento - I giovani democratici della penisola sorrentina, in merito alla distribuzione delle agende per il 150° anniversario dell'Unità d´Italia effettuata presso le scuole medie inferiori di Sorrento, trovano inaspettato e inaccettabile il revisionismo storico nella ricostruzione relativa al periodo fascista. Trattare il fascismo soltanto dal punto di vista economico e della trasformazione urbana delle città e del territorio italiano è fazioso. Non c'è alcun accenno alla mancanza di libertà sofferta dai comuni cittadini, se non un passaggio sull'omicidio del deputato Matteotti. Inoltre che "la scuola fu elemento di punta del piano fascista, in quanto era qui che si formavano le nuove generazioni" è un punto di vista parziale, non essendoci alcun accenno ai balilla: bambini costretti a imbracciare armi in proporzione al loro corpo e sottoposti a marce senza alcuna possibilità di scelta. Il sistema scolastico fascista era improntato alla logica autoritaria, con l´obiettivo di creare una popolazione abituata al concetto dell'uomo solo al comando e non alla libera espressione del pensiero. Altrettanto scandaloso è non ricordare l'olocausto e la vergogna che deve colpirci quando leggiamo le leggi razziali approvate in Italia dai fascisti e che hanno fatto partecipare l'Italia e gli italiani allo sterminio degli ebrei voluto dalla folle mente di Adolf Hitler. Il fascismo è stato un regime scellerato, come lo sono tutti quei regimi che vedono un uomo solo al comando di una nazione, non leggere questo significa non aver compreso a fondo che la storia d'Italia è una storia complessa fatta di grandi fasti, ma anche di pagine oscure di cui vergognarci. Il fascismo è sicuramente una delle più buie. " Ci faremo promotori di un'iniziativa in collaborazione con l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) da tenere proprio a Sorrento - dichiara Antonio D'Aniello responsabile dei giovani democratici penisola sorrentina - per portare un messaggio di sana e soprattutto vera storia ai giovani di Sorrento. Ogni totalitarismo è da condannare e spero vivamente che il Sindaco Cuomo piuttosto che lavarsene le mani addossando colpe al Ministero sia sulla nostra stessa linea di pensiero. La storia non si riscrive a favore di un ventennio che ha fatto piombare l'Italia in uno dei momenti più bui e vergognosi della storia"
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