giovedì 20 ottobre 2011

Servizi sociali: Nessuna scorciatoia per l'affidamento dei servizi

Vico Equense - Non è legittimo affidare servizi sociali senza gara d’appalto. Lo stabilisce il Consiglio di Stato respingendo l’appello proposto dal Comune di Vico Equense contro le sentenze del Tar Campania a favore del gruppo di imprese sociali Gesco. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale aveva deciso di uscire dal Piano sociale di zona per il 2011 e di affidare, senza indire alcun bando pubblico, i servizi sociali alle cooperative Il Delfino e La Locanda, alle associazioni Movimento Famiglia, Help e La Misericordia. Contro queste procedure Gesco aveva presentato ricorso al Tar, vincendolo per ben due volte: nonostante la prima sentenza del Tar Campania, il sindaco Gennaro Cinque aveva infatti riaffidato i servizi agli stessi soggetti con ordinanze sindacali, giudicate (il 29 settembre scorso) irregolari dal Tar. A seguito delle decisioni del Tar, il Comune di Vico Equense aveva fatto appello al Consiglio di Stato, che non solo ha ritenuto inammissibile il ricorso, ma ha anche condannato l’amministrazione comunale a pagare a Gesco 5mila euro di spese legali. Con questa sentenza (la n. 5554/2011 del 18 ottobre 2011), il Consiglio di Stato mette la parola fine a una vicenda durata mesi, invitando il Comune di Vico Equense «a dare esecuzione alle sentenze del Tar, oramai definitive, procedendo all’affidamento dei servizi e alla concessione dei locali nel rispetto dei canoni fondamentali esistenti nel nostro ordinamento, astenendosi dal porre in essere ulteriori illegittimi affidamenti diretti». «Siamo soddisfatti dell’esito - afferma Michele De Angelis, vicepresidente di Gesco – Ci auguriamo che d’ora in avanti anche a Vico Equense si possano riconoscere servizi e diritti ai cittadini nel rispetto delle leggi, senza inutili scorciatoie che provocano solo disagi ai cittadini e precarietà del lavoro».

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