lunedì 24 ottobre 2011

«Penisola sorrentina» Il Premio è donna

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino

Piano di Sorrento - Sono arrivati insieme, destando lo stupore del pubblico e dei curiosi che, l’altra sera, affollavano i giardini di villa Fondi. Lei in un tubino lamè nero con bolerino di visone, lui in un abito blu scuro ravvivato dall’immancabile cravatta all’inglese. E così, la sedicesima edizione del premio «Penisola Sorrentina» ha smascherato una delle coppie più chiacchierate degli ultimi mesi, che tutti davano ormai ai ferri corti: Daniela Santanchè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ed Alessandro Sallusti, direttore del quotidiano «Il Giornale». Il giornalista comasco ha ritirato il premio del presidente della Repubblica «per aver sostenuto le sue legittime posizioni partendo dalla verità dei fatti e salvaguardando la sua libertà di scelta». A premiarlo è stato Magdi Cristiano Allam, presidente della sezione Cultura & Comunicazione del premio. Daniela Santanchè, invece, ha consegnato il riconoscimento della sezione Cinema all’attrice Giovanna Ralli, legata a doppio filo alla Campania per aver esordito nella compagnia teatrale di Peppino de Filippo e per aver trascorso la luna di miele in penisola sorrentina. E proprio le donne sono state le grandi protagoniste della kermesse, condotta da Mario Esposito e ripresa dalle telecamere della Rai.


Tra i premiati, infatti, anche la cantante Rita Forte, vincitrice nella sezione Musica, e l’attrice Elisabetta Gardini, premiata per aver saputo coniugare la recitazione con l’impegno civile e politico. Il titolo di donna dell’anno è andato invece alla conduttrice televisiva Veronica Maya, che per la prima volta ha ritirato un premio nella sua terra d’origine: «Tornare in Costiera è sempre un’emozione indescrivibile, specialmente per chi, come me, sbandiera a destra e a manca il legame con questa splendida terra e con la sua gente – ha detto – Ma la più grande emozione è tornare qui da futura mamma, con un bimbo in grembo che ha cominciato a scalciare appena in sala hanno iniziato a risuonare le note delle canzoni napoletane». Riconoscimenti anche per la scrittrice Guya Falk e la giovane poetessa Valentina Morricone, trionfatrici nella sezione Poesia insieme al critico letterario Maurizio Cucchi. I tre autori hanno dato vita ad un reading a tre voci per testimoniare il fascino senza tempo della poesia, capace di travalicare tempi, epoche e generazioni. Ancora, un emozionatissimo Vittorio Squillante ha ritirato il premio alla memoria della moglie Adua, ricordata per l’impegno sociale e la fede incrollabile. Premi anche per l’attore Marco Leonardi e per il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che ha ricordato come il Mezzogiorno possa «dare un contributo decisivo allo sviluppo dell’Europa grazie alla sua arte, alla sua cultura ed alle sue tradizioni». E proprio ad una delle pagine più nere della storia del Sud, la repressione del brigantaggio, si sono ispirati Liborio Prete ed Antonio Salvoni, impegnati nella pièce teatrale «Briganti». Gran finale affidato ad Eugenio Finardi, premiato per il suo libro «Spostare l’orizzonte: come sopravvivere a quarant’anni di rock». Il cantautore milanese ha incantato il pubblico con alcune riflessioni sul rapporto tra l’uomo e Dio, inframmezzandole con successi come «Extraterrestre», «Uno di noi» e «Musica ribelle», prima di chiudere la serata con l’inno di Mameli in versione rock.

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