sabato 29 ottobre 2011
Abusi su tracciato storico: esposto del Wwf in Procura
Massa Lubrense - Riprende lo scempio per tentare la costruzione di una arteria stradale carreggiabile su uno degli storici sentieri (nella foto) che attraversano la zona paesaggistica a tutela ambientale delle verdi colline di Massa Lubrense. Il tutto nella futura ottica di un ulteriore deturpamento derivante dalla promozione immobiliare. Ad accorgersene ancora una volta i volontari del Wwf penisola sorrentina che durante una delle tante operazioni di pattugliamento della costiera si sono imbattuti in un vero e proprio cantiere dove in virtù di una dichiarazione di inizio attività vecchia di oltre due anni, un muro in cemento armato con rivestimento in pietra è stato improvvisamente realizzato nei pressi di una scarpata determinando un allargamento quasi del doppio di un antico tracciato sterrato con il conseguente sbancamento di un terreno poi riempito con pietrame e materiale di risulta. La zona interessata si trova tra il borgo di Monticello di Torca e la zona rurale di Chiavazzano, già in passato aggredita nel tentativo di realizzare strade carreggiabili. Un parcheggio improvvisato sotto il bosco di castagni completa adesso l’opera con l’ulteriore presenza di tonnellate di materiali di risulta abbandonate tra cui spicca la presenza di tubature, mattoni, tegole, reti in ferro arrugginite, finestre, ossa di animali bovini, barattoli di vernice. Con la solita e scontata nota inviata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata il wwf penisola sorrentina ha chiesto l’immediato intervento delle autorità competenti per la verifica della legittimità delle opere in corso e già realizzate, oltre alla validità delle autorizzazioni rilasciate dall’ente comunale. «Dopo l’enorme scempio di oltre 10 anni fa, racconta Claudio d’Esposito presidente del wwf penisola sorrentina, quando si tentò la realizzazione di una strada carrabile per centinaia di metri lungo un sentiero da trekking con sbancamenti di roccia nel ventre di un angolo di paesaggio sospeso tra cielo e mare, il lavoro di modifica, mai completamente fermatosi, sta riprendendo. All’epoca del primo tentativo un elicottero della Rai sorvolò la costa riprendendo la catena umana fatta da centinaia di volontari che si snodava lungo il sentiero deturpato. Oggi piccoli e lenti interventi di programmazione stanno proseguendo in sbancamenti, asfaltatura, cementificazione di uno storico tracciato che presto perderà tutto il suo valore ed interesse paesaggistico». (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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