Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino
Vico Equense - Il Consiglio comunale ha approvato l’altro giorno tra le polemiche il bilancio preventivo 2013. Il voto favorevole della maggioranza ricompattata consente al sindaco Gennaro Cinque di proseguire il suo mandato in un panorama politico tutt’altro che pacificato. Prosegue infatti la guerra interna tra primo cittadino e presidente del Consiglio, reo di essere stato eletto coi voti di dissidenti e opposizione. Una guerra che ha portato all’ennesima assenza del sindaco in Consiglio e alle ire della minoranza. Se la civica di opposizione In movimento per Vico non ha quasi mai partecipato al dibattito per protesta contro la seduta fatta saltare dalla maggioranza il 20 agosto, il più agguerrito è stato Giuseppe Dilengite, capogruppo dell’altra civica di minoranza, Forza del Sud. Prima di abbandonare l’aula e di non partecipare al voto, Dilengite ha polemizzato: «La maggioranza si ostina a non voler ascoltare. Noi dell’opposizione non serviamo a nulla, perciò io stesso sto pensando di dimettermi. Siamo tutti parte di una farsa, dobbiamo solo ratificare a ottobre cose già decise altrove per esprimere un gradimento verso la politica del sindaco Gennaro Cinque che a me personalmente non piace». Dilengite, poco prima, aveva anche sollecitato in più di un’occasione gli assessori alle dimissioni visto che il sindaco, dopo la crisi susseguente alla spaccatura coi dissidenti, ritirò le deleghe e non le ha ancora restituite. Gennaro Cinque, assente in aula, replica però a posteriori: «Fin quando resterà Maurizio Cinque come presidente io non sarò in aula perché non mi sento rappresentato. Gli assessori, invece, hanno tutti la mia più totale fiducia. Riavranno le deleghe ufficiali a breve, dopo un rimpasto di incarichi e non di nomi. Non ci sarà alcuna new entry».
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