Fonte: Ottavio Lucarelli da La Repubblica Napoli
«Senza Napoli non c' è l' Italia. Il Sud non chiede assistenzialismo , ma una politica industriale che rilanci questo territorio». Per ascoltare Gianni Cuperlo, l' anti Renzi candidato alla segreteria nazionale del Pd, arrivano da via Chiaiae da Casavatore, da Napoli Est e da San Sebastiano al Vesuvio. Tanti ex Ds, tanti giovani democratici ma anche ex popolari, diversi sindaci della provincia e sindacalisti della Cgil. Gianni Cuperlo si ritrova così, come in altri suoi appuntamenti, un sorprendente bagno di folla. Non fu la stessa cosa lo scorso anno per Enrico Letta che, quando venne a sostenere Pierluigi Bersani alle primarie, trovò di domenica mattina il Filangieri semivuoto. Questa volta il cinema è strapieno e qualche renziano venuto a "spiare" si preoccupa: «Vuoi vedere che questo Cuperlo recupera?». Posti in piedi. E al bar, per un saluto toccata e fuga, c' è anche Antonio Bassolino con la moglie Annamaria Carloni, ex senatrice del Pd. Qualche sorriso, un abbraccio al candidato alla segreteria, il tempo per dirsi: «Rimaniamo in contatto, sentiamoci». Insomma, qualcosa in più di un tweet. Bassolino si allontana e Cuperlo lo ringrazia pubblicamente dimostrando di avere comunque apprezzato il gesto: «Ho salutato Antonio con stima e affetto, lo conosco da quasi trent' anni. Abbiamo una certa anzianità, ma è una personalità di primissimo piano che ha avuto un ruolo fondamentale nel rilancio di questa città. E poi ha guidato la Regione. Certo, ci sono stati momenti alti e momenti più difficili, ma Bassolino è un uomo che non ha perso la passione per la politica.
Il fatto che sia ancora disponibile a misurarsi con i problemi che Napoli, la Campania, e l' Italia hanno davanti è una buona notizia. È certamente una risorsa importante per il Partito democratico». Nella sala del cinema Filangieri, dove attorno a Cuperlo si sono raccolte cinquecento persone, ci sono tanti esponenti del ventennio bassoliniano come l' eurodeputato Andrea Cozzolino, i deputati Valeria Valente e Massimo Paolucci, il consigliere regionale Antonio Marciano, il consigliere comunale Tonino Borriello. Tra i primi ad arrivare il notaio Tino Santangelo, ex vicesindaco ed ex presidente di Bagnolifutura, il professore Uberto Siola e l' avvocato Vincenzo Siniscalchi, più volte deputato del centrosinistra nel collegio di Chiaia. Tra i lettiani spuntano il deputato Guglielmo Vaccaro e il professore Eugenio Mazzarella. Tra i dalemiani il segretario regionale Enzo Amendola, per la Cgil il segretario Federico Libertino. In sala anche la giornalista Rosaria Capacchione, senatrice Pd, e l' imprenditore Dario Boldoni. "La bellezza di dire Sud" è il tema del dibattito e Cuperlo, dopo gli interventi di Antonella Pepe, segretario campano dei giovani democratici, della giornalista precaria Laura Guerra e di Salvatore Cavallo di Fiom-Ansaldo, si tuffa sui problemi del Mezzogiorno che il suo staff rilancia in tempo reale su twitter: «Tre milioni di precari sono sotto la soglia di povertà, questo va cambiato. Serve il reddito minimo per uscire dalla povertà. Il reddito è dignità». Il tutto condito da citazioni che vanno da Leopardi a Moravia con il sottofondo della musica di Bruce Springsteen. Tanti i sindaci arrivati da San Sebastiano al Vesuvio, Cardito, Casavatore, Crispano, Grumo Nevano. Un saluto congiunto a Cuperlo lo porgono anche i candidati alla segreteria provinciale, il suo "alleato" Gino Cimmino e il renziano Venanzio Carpentieri.
Nessun commento:
Posta un commento