Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Tra l’entusiasmo e l’euforia dei presenti, non è mancata qualche lacrima di commozione. Alla cerimonia organizzata dal Comune di Vico Equense in onore dei campioni Riccardo Perin e Luca Parlato hanno partecipato in tanti: familiari, amici, insegnanti, amministratori, allenatori. A consegnare nelle mani di Riccardo Perin la targa di riconoscimento per il talento del tennis nazionale è stata Marinella Cioffi, assessore alle politiche giovanili. Al canottiere Luca Parlato l’attestato dell’amministrazione comunale è stato dato da Antonio Di Martino, assessore alla cultura e allo sport, insieme al consigliere comunale Peppe Aiello. Oltre ai premi voluti dal Comune, ai campioni sono stati consegnati quelli realizzati dalla polisportiva club Napoli, dalla Lega navale sezione di Vico Equense e i piatti in ceramica dedicati ai canottieri dell’azienda «La coccinella». «Credo molto nell’importanza dello sport; attraverso di esso si possono vivere esperienze formative». Soltanto queste le parole di Riccardo Perin, la cui timidezza e semplicità ha fatto commuovere i presenti. «Riccardo è un ragazzo introverso – ha affermato il suo allenatore, Giancarlo Petrazzuolo – e nei rapporti sociali tende ad essere abbastanza riservato. Ma sul campo si trasforma e tira fuori determinazione e grinta». Il tredicenne di Vico Equense ha conquistato il titolo di campione italiano di tennis ai campionati Under 13 a Civitanova Marche, sia nel singolo che nel doppio, in coppia con il napoletano Riccardo Di Nocera, entrando a pieno titolo tra le grandi promesse del tennis nazionale. Oltre ai familiari, ha condiviso questo momento di gioia la sua maestra della scuola elementare Maria Rosaria Stinca, accanto a lui al momento della premiazione. «E’ stata lei a spronarmi – ha affermato il piccolo campione - e a farmi capire che lo sport è fondamentale per la crescita; le devo molto». Riccardo Perin si allena a Torre Del Greco, presso la «New tennis School» ed è seguito anche dal coach della federazione Umberto Ianna. La passione di Luca Parlato, invece, è nata a Castellammare di presso il Circolo nautico «Stabia». «Ero il suo professore di educazione fisica alle superiori – ha raccontato Antonio Apadula, docente presso l’Itis Elia – e notai subito che era un ragazzo con una buona predisposizione per il canottaggio. Un giorno lo invitai a praticare questo sport e lui mi ripose «cos’è il canottaggio?». Da allora ha conseguito un successo dopo l’altro diventando un vero campione». Presenti alla cerimonia anche Vincenzo Abbagnale e il timoniere Enrico D’Aniello, con cui ha raggiunto il successo ai mondiali di canottaggio in Corea del Sud, dove ha conquistato la medaglia d’oro nel «due con».
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