Polemica nella città mariana. L'annuncio delle associazioni Lgbt: si terrà il 30 giugno
Associazioni, movimenti e collettivi Lgbt della regione Campania annunciano che l'assemblea del Coordinamento Campania Rainbow ha deciso di celebrare il gaypride regionale il 30 giugno a Pompei. Ma il sindaco della città mariana, Pietro Amitrano replica: «Mai autorizzata la manifestazione. Ho appreso della decisione del gaypride dal web e sono stato messo davanti al fatto compiuto». Il corteo sarà inserito all'interno dell'OndaPride nazionale. «Dopo Salerno, Benevento, Caserta, Bagnoli e i vari Pride napoletani, l'orgoglio Lgbt — spiega l'associazione Arcigay Napoli — sfilerà per la prima volta in Campania in una città, seppure altamente simbolica e di grande interesse internazionale, non capoluogo di provincia». La difesa della laicità delle Istituzioni democratiche, il matrimonio egualitario e la difesa delle istanze della comunità Lgbt dopo la legge Cirinnà, saranno i temi centrali che animeranno il documento politico programmatico di questo Pompei Pride 2018. Sabato 3 febbraio, alle ore 16, a Torre Annunziata, nella sede di Arcigay Vesuvio Rainbow, si terrà la prima assemblea pubblica regionale per definire il percorso verso il Pompei Pride. Un annuncio che ha irritato, più per la forma che per la sostanza, il sindaco Amitrano.
«Non ho mai ricevuto alcuna richiesta per autorizzare una manifestazione pubblica in data 30 giugno 2018. Alcuni mesi fa incontrai informalmente l'ingegner Antonello Sannino (presidente dell'Arcigay Napoli, ndr) che mi accennò l'idea di portare a Pompei il Pride regionale 2018. Ci dicemmo che ne avremmo riparlato. Poi, la forzatura improvvisa. Alle 23,09 del 10 gennaio 2018, quindi solo cinque giorni fa, al Comune arriva una mail con la quale si richiede un "urgente" incontro per presentare il progetto Pompei Pride 2018. Attenzione, però, non si tratta di una richiesta per lo svolgimento di una manifestazione pubblica (che tra le righe viene data per scontata), ma solo della volontà di incontrarmi per presentare il "progetto". Neanche il tempo di leggerla e viene dato l'annuncio di un Pride a Pompei, con tanto di data e tutto il resto. In pratica mi hanno messo di fronte al fatto compiuto». (Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno)
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