Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Il CASO
Piano di Sorrento - I padroni che a Piano di Sorrento non raccolgono le feci dei pro - animali hanno le ore contate. Individuarli e sanzionarli non sarà difficile grazie alla banca dati del dna canino che il Comune è pronto ad attivare: un'iniziativa che a breve porterà alla schedatura di tutti gli «amici a quattro zampe» che vivono in città, attraverso gli escrementi dei quali potranno essere identificati e puniti i responsabili della sporcizia di strade e marciapiedi. Il piano prevede che i proprietari dei cani sottopongano questi ultimi a un prelievo (gratuito) di un campione di dna che sarà poi inserito nella banca dati. In caso di rifiuto, scatteranno una multa tra 50 e 75 euro e l'inserimento nella lista degli «osservati speciali».
LA COMPARAZIONE
Qualora un animale dovesse fare i propri bisogni su strade, marciapiedi o aiuole e il padrone non dovesse raccoglierli, quelle stesse feci saranno analizzate e confrontate con i dati in possesso del Comune. In questo modo sarà possibile risalire all'identità del proprietario del cane e sanzionarlo. «Il sistema è già operativo in alcune città italiane e in alcuni quartieri di Napoli - spiega l'assessore Costantino Russo, principale promotore dell'iniziativa - La pulizia del paese richiede anche la collaborazione dei cittadini che devono astenersi dall'imbrattare strade e marciapiedi contribuendo così alla salvaguardia del decoro urbano e della salute pubblica».
All'iniziativa promossa dal Comune di Piano potranno aderire anche i padroni non residenti in città, ma che qui sono soliti portano a spasso i loro animali. Una volta individuati i trasgressori attraverso la comparazione tra il dna estratto dalle feci e quello conservato nella banca dati, potranno scattare le sanzioni: la multa fino a 103 euro che, nell'ipotesi in cui le feci dei cani vengano depositate (e non raccolte dai padroni degli animali) su cose di interesse storico o artistico, può raggiungere addirittura i 3mila e affiancarsi alla reclusione fino a un anno. «La banca dati - conclude Russo - ci consentirà di stanare gli incivili che portano a spasso i propri cani all'alba oppure di sera, quando non ci sono vigili urbani in grado di sanzionare il loro comportamento».
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