A GIANCARLO
SIANI
Il tuo
fertile inchiostro, raffinato,
rinvigorito
dal tuo sguardo
sempre
acceso sulle cose
e quel tuo
senso universale di giustizia
dallo stile
serio e deciso
che
perforava le soperchierie disgustose,
feroci
sopraffazioni, angherie, soprusi
a causa di
mani immorali e mafiose
che ti hanno
sottratto il tempo
nato nel
mese di settembre e spento
durante il
raccolto delle uve sulle vigne,
e quel tuo
sorriso così dolce, carezzevole
e vitale,
dietro un paio di occhiali lucidi
che ancora
odorano di un continuato pianto.
FABIO
STRINATI
Nessun commento:
Posta un commento