Vico Equense - Graffiata la stele di Giancarlo Siani. O forse no? Decisamente no. La verifica delle fonti dovrebbe essere un imperativo per ogni giornalista. Quando poi la fonte è il web, terreno insidiosissimo, il controllo degli articoli che ogni singolo collaboratore invia, dovrebbe essere ancora più accurato, per evitare di pubblicare notizie false e distorte. Tutto ciò non sempre accade, anzi, in qualche caso è fatto di proposito... e così si rischia di prendere qualche cantonata. Nei giorni scorsi on line, ripresa poi dal cartaceo, è apparsa la notizia di un atto vandalico alla stele posizionata in Piazzale Giancarlo Siani, inaugurata la scorsa settimana dal Presidente della Camera. Un raid di ignoti avrebbe ricoperto di graffi la lapide con il volto del giornalista ucciso dalla camorra 33 anni fa. Ovviamente non c’è stata nessuna devastazione. La scultura di Siani, infatti, è stata volutamente realizzata in questo modo. I graffi sulla bocca sottolineano il silenzio eterno che la camorra ha imposto al cronista partenopeo che, a causa dei suoi articoli contro i clan di Torre Annunziata, ha perso la vita.
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