domenica 11 novembre 2007

Legge elettorale, niente “casini” …

L'Udc di Casini apre a Veltroni: «Siamo disponibili a lavorare insieme per la riforma elettorale». Il centrodestra si divide e la «spallata» promessa da Berlusconi a Prodi si trasforma in una spalla per il governo e il Partito democratico che guarda con sempre maggiore attenzione al centro. Casa delle libertà in preda a una crisi di panico. Dire che Veltroni ha convinto tutti nel Pd forse è troppo. Però l’intesa c’è e la proposta ormai è definita, anche se si aspetta la Finanziaria per metterla nero su bianco: per la legge elettorale la base di confronto sarà una sorta di sistema misto tedesco-spagnolo, o tedesco corretto, di cui si parla da tempo, e su cui nelle ultime ore stanno arrivando segnali positivi. In pratica questo tedesco corretto a tinte spagnole prevede metà seggi con l’uninominale e metà col proporzionale, sbarramento al 5% predisposto con base circoscrizionale, (il che salva forze a forte insediamento regionale, come Lega e Udeur), nessun premio di maggioranza. Il vantaggio è che riduce la frammentazione, mantenendo il bipolarismo. E costringe le forze piccole del centrosinistra, (che infatti non apprezzano), a coalizzarsi. Presto per dire se è una svolta, ma la strada sembra quella e nel Pd si dicono moderatamente ottimisti. «Usciamo allo scoperto al momento giusto», raccomanda Veltroni ai suoi, ma l’accelerazione c’è.

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