lunedì 19 novembre 2007
Pd, come sempre sceglie Bassolino …
La costruzione del Pd partenopeo appare più confusa, contraddittoria e conflittuale di quanto ci si poteva aspettare, tant è che Veltroni si è affidato al suo braccio destro Goffedro Bettini (foto), mollandogli la patata bollente. Io, in verità, non mi meraviglio più di tanto. Siamo di fronte a qualcosa già visto. Da un lato la maggioranza di Iannuzzi e dall’altro le minoranze. In provincia di Napoli credo di non dire un’eresia, dal ’93 ad oggi, passando per Andrea Cozzolino, Nicola Oddati, Diego Belliazzi e la Incostante la parte minoritaria dei Ds non è riuscita mai a spuntarla contro Bassolino. E anche se Veltroni l’ha promesso: “Prenderò decisioni spiazzanti, che vi stupiranno”, in questo caso non penso proprio che ci riuscirà. Non sarà facile per Bettini, i numeri per la maggioranza sono risicati: su Napoli e provincia, Iannuzzi può contare su 138 delegati dei quali 41 rispondono al ministro Luigi Nicolais, che nei giorni scorsi ha lanciato segnali precisi di «autonomia, mentre tutti gli altri eletti raggiungono quota 128, dei quali 70 con Piccolo, 30 con De Franciscis e 23 con Mazzarella. Dunque un’intesa apparirebbe auspicabile, se non necessaria. Poiché sono convinto che la sfiducia nella politica non porta da nessuna parte, “Caro Presidente”, questa volta scelga qualcuno capace.
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