giovedì 22 novembre 2007
Rimandiamoli in esilio
Sorrento - Non finisce con la lettera di richiesta per i danni morali subiti, mandata al presidente del Consiglio e al capo dello Stato, la vicenda del risarcimento chiesto dai Savoia alla Repubblica. Nei prossimi giorni i Savoia depositeranno, infatti, la loro richiesta di risarcimento danni contro lo Stato italiano presso la Corte europea dei diritti dell'uomo. Poveri Savoia, insistono: vogliamo 260 milioni. Il più vecchio dei Savoia reclama 170 milioni di euro dallo Stato, il figlio 90. La famiglia giustifica tale richiesta col fatto che l'Italia, esiliando i Savoia, avrebbe violato vari articoli della Convenzione europea dei diritti umani (Cedu) nonché la stessa Costituzione italiana. L'ex famiglia reale sostiene che se la domanda dovesse essere accolta, la somma verrebbe investita in Italia per la costruzione di case popolari e per finanziare borse di studio. Sorrento organizza una colletta per gli ex reali. Raccolti meno di 3 euro, nel feudo monarchico che fu governato da Achille Lauro. La provocazione di un gruppo di giovani, tra indignazione e ironia, ma anche tanta rabbia, come ha spiegato Giuseppe Alfaro: “Sono loro che debbono risarcire lo stato dopo la vergogna delle leggi razziali e i danni della guerra”.
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