“Please visit our country”, diceva Francesco Rutelli a febbraio in un video diventato un cult della rete grazie all’approssimativa pronuncia inglese del vicepremier. Quella clip la ricordano in molti, ma forse i più hanno dimenticato che fu registrata per lanciare Italia.it, il portale ufficiale del turismo italiano, un luogo per mostrare al mondo le nostre ricchezze storiche e paesaggistiche, o almeno questo doveva essere. La realtà è un’altra, il sito che doveva fungere da propulsore per l’indotto turistico continua ad essere un clamoroso flop. Rutelli ha annunciato di voler chiudere, se a stretto giro non si riuscirà a rilanciare il sito. Per realizzare il sito si sono impegnati 45 milioni di euro. Buttati. E resta la solita domanda: esiste qualcuno responsabile dell’errore? In un momento in cui tutti noi siamo costretti a fare moltissime rinunce, in cui tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, in cui tutto continua inesorabilmente ad aumentare, dal cibo alla benzina, sapere che tanti soldi sono stati usati malamente suscita la rabbia e l'indignazione di chiunque.
1 commento:
Non è vero che i soldi sono stati buttati. Perchè su quei milioni ci hanno mangiato in tanti, che altrimenti si sarebbero morti di fare. Italia.it come ammortizzatore sociale.
Quindi andrebbe tutto bene, se non fosse che il sito continua a drenare danaro pubblico: ci sono alcune strutture regionali che fanno da succursali di quel sito e continuano inutilmente ad operare. La Regione Campania, ha messo a faticare una consistente task force di amici degli amici che fanno finta di fare la sezione Campania.
Ci sta pure qualcuno di Vico.
Controllate. Controllate.
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