lunedì 12 novembre 2007

Teatrino Pd

La Campania si è conquistata, ancora una volta, le pagine dei maggiori quotidiani. Le cose procedono come al solito, come si evince dagli accadimenti all’assemblea regionale. Sull’elezione senza maggioranza assoluta di Graziella Pagano, e sulla stessa eleggibilità della candidata, ci sono i prevedibili ricorsi. Ma lei afferma che è tutto regolare: «L´articolo 13 del regolamento dà ai delegati nazionali il ruolo di componenti dell’assemblea con diritto di parola, quindi anche di elezione» (chi sa allora perchè fare una doppia elezione). D’altronde, aggiunge, sarà una presidente bipartisan. Ma ciò che per De Mita è solo un gesto di riguardo per il gentil sesso, per loro, le donne, è molto di più. È il riconoscimento ad anni di battaglie per contare e avere le stesse opportunità degli uomini. Eppure, l’assemblea di sabato sarà ricordata anche per i fischi e lo scontro tra le donne. Adesso si passa al Segretario Provinciale, e qualcuna, propone addirittura le primarie. Dunque, appuntamento al 24 novembre, data prevista per la nuova prova di abilità e/o forza. Il “teatrino” Pd è decisamente ricominciato, un po’ come accadeva ai Congressi dei Ds e della Margherita. “La componente X si riunisce nella sala Y per decidere il da farsi …”. Sarà che non ho molta voglia di incrociare l’ipocrisia di questi "alfieri dell’innovazione". Aria nuova, altri metodi, facce giovani … figuriamoci, la Pagano è Parlamentare da circa trent’anni. Poi toccherà ai segretari locali. A Vico Equense, i ricorsi e le regole non sono mai servite a niente, e per quanto riguarda quest’appuntamento, non vi preoccupate, già c’è il nome (e cosa vi aspettavate, il nuovo?). Per fortuna c’è da fare, anche senza essere spettatori di questo “teatrino” ...
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Per fortuna c’è da fare, anche senza essere spettatori di questo “teatrino” ...

Bello, mi piace questa affermazione. Lasciamoci alle spalle vecchi burocrati autoreferenziali e "professionisti" della politichetta e diamo voce a problemi reali, quelli di tutti i giorni.

Vi seguo, vi prego non vi fermate.