mercoledì 18 giugno 2008

Scoperta archeologica

Sorrento - Durante lavori di riqualificazione della Piazza Veniero sono venuti alla luce ambienti che appartenevano ad un edificio del I sec. D.C.. E che mostrano perfettamente conservati i pavimenti in cocciopesto abbelliti da piccole piastrelle di marmo a forma di rombi e pareti affrescate. Ne ha dato notizia la Soprintendenza che sta effettuando il saggio. Per la prima volta è possibile vedere un'intera parete decorata con pitture simili a quelle delle vicine abitazioni di Pompei ed Ercolano. I tratti dell´edificio rimessi in luce non consentono al momento di comprendere l´articolazione degli ambienti, tuttavia si può ipotizzare la presenza di un corridoio porticato che si apre su un salone o soggiorno. Straordinario è, infatti, il perfetto stato di conservazione degli ingressi segnati da soglie di marmo con la traccia dei fori dei cardini e di una finestra intonacata che si apriva sul viridario. Lo scavo ha inoltre consentito il recupero di una quantità di materiali raccolti negli strati di scarico che hanno segnato l´abbandono dell´edificio. Infatti, sui piani pavimentali, così come si riscontra anche in altre aree archeologiche del territorio della penisola sorrentina, gli strati dell´eruzione del 79 d.C., che ha irrimediabilmente sepolto i più noti siti vesuviani, è stata rimossa, attestando una rioccupazione del sito che, dall´osservazione preliminare dei reperti, si può ascrivere al II sec. D.C. Riemerge come per incanto la vita quotidiana dell´antica città di Surrentum: ceramica da mensa, anfore, utensili metallici, monete di bronzo, raccolti negli spazi abitativi ricolmati non più dai lapilli dell´eruzione pliniana ma da scarichi di materiale edile antico e moderno. Surrentum, infatti, rappresentava il centro economico e commerciale dell´intera penisola sorrentina, confinante, come dicono le fonti letterarie antiche, con quello di Stabiae e dall´altro lato con l´agro picentino e il golfo di Posidonia.

Nessun commento: